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Speciale Influenza da nuovo virus A(H1 N1)v

A partire dalla metà di aprile del 2009, sono stati segnalati, in diversi Paesi, casi di infezione nell’uomo riconducibili a un nuovo virus influenzale di tipo A/H1N1 (noto come “influenza suina”), che non era mai stato rilevato prima, né nell’uomo né nei maiali.

Il 24 aprile, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha allertato i governi sui possibili rischi connessi alla diffusione di questa nuova influenza nell'uomo e al suo potenziale pandemico, alzando rapidamente il livello di attenzione per la preparazione e la risposta a una pandemia influenzale.

Per facilitare l’adozione di nuove raccomandazioni all’interno dei piani pandemici nazionali, nel 2009, l’OMS ha modificato i raggruppamenti e le descrizioni delle fasi pandemiche: quando la diffusione di una malattia infettiva è in una fase dalla 1 alla 3 è necessario mettere in atto attività di sviluppo e pianificazione delle risposte; quando questa diffusione è in una fase dalla 4 alla 6, invece, si prevedono azioni di contrasto nei confronti di un’eventuale pandemia e sforzi per contenerne gli effetti.

L'11 giugno 2009 lo stato di allerta pandemica è stato innalzato alla fase 6. Sempre l’OMS, tuttavia, ha sottolineato il carattere "moderato" di questa pandemia. Come precisato anche dal Vice Ministro Ferruccio Fazio, infatti, il massimo livello di allerta per la nuova influenza "non è dovuto alla gravità clinica dei sintomi, ma alla grande diffusione geografica del virus".

Alla luce di quanto avvenuto, la Regione Piemonte ha approvato, con DGR 10-11769 del 20 luglio 2009, il Piano per l’organizzazione regionale della risposta alle emergenze infettive. Il documento definisce compiti e ruoli all’interno del Sistema Sanitario Regionale per monitorare e fronteggiare la diffusione di nuove malattie infettive, come nel caso dell’influenza A (H1N1)v.

A livello regionale, è stato istituito, come previsto dal Piano, un Gruppo tecnico emergenze infettive, di cui fanno parte rappresentanti dell’Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità e tecnici di Centri di riferimento regionale per le emergenze infettive. A livello locale, invece, per ogni area di riferimento delle ASL, è previsto un Gruppo locale di emergenze infettive, coordinato dal Direttore Sanitario dell’Azienda.

I livelli di allarme previsti sono quattro, fino a quello di emergenza pandemica regionale. Attualmente in Regione Piemonte esiste un LIVELLO D'ALLARME 3: diffusione dell’epidemia a livello locale non limitata ai contatti di un caso importato o del caso indice. (Consulta l'intera tabella)

Per fornire a operatori e cittadini un'informazione tempestiva e approfondita, la Regione Piemonte rende disponibili on line sia provvedimenti e normative che notizie, indicazioni e approfondimenti utili sull'influenza A (H1N1)v.

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02 novembre 2009