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- Le zone del Piemonte raggiunte dal nuovo segnale (0kb)
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Il segnale Rai di Torino nel Piemonte orientale
Con un anticipo di otto mesi sul previsto le trasmissioni della Rai diffuse dalla sede di Torino, come il telegiornale regionale, raggiungono finalmente anche le zone del Piemonte orientale - il basso Verbano, il Biellese, il Vercellese, il Novarese e le aree collinari dell’Astigiano e dell’Alessandrino - dove finora per motivi tecnici il segnale era assente o molto debole.
La risoluzione definitiva dell’annoso problema, consistente nel potenziamento del trasmettitore attivo sul canale 36 UHF (sul quale bisogna sintonizzarsi) dal ripetitore di Monte Penice, è stata presentata il 18 marzo dalla presidente della Regione, Mercedes Bresso, con il direttore del Centro di produzione e il capo della redazione Rai di Torino, Aldo Pellegrini e Carlo Cerrato.
“Possiamo sicuramente dire che si tratta di una data storica - ha affermato con orgoglio la presidente - Da decenni i cittadini di molte zone del Piemonte si lamentavano di non poter ricevere il segnale della Rai regionale e finalmente ci siamo: il problema è risolto, almeno sulla stragrande maggioranza del territorio. Il basso Verbano, il Biellese, il Vercellese, il Novarese e le zone collinari di Astigiano e Alessandrino, grazie all’intervento sia politico che finanziario (258mila euro, ndr) della Regione, possono usufruire del servizio pubblico a cui hanno diritto ma del quale sino ad ora non avevano potuto godere, sia per i telegiornali che per le rubriche e le trasmissioni della testata regionale”.
“Si tratta davvero - ha concluso Bresso - di un momento significativo e di un risultato importante, per il quale voglio ringraziare ovviamente la Rai ma anche il sottosegretario Romani, che ha contribuito in maniera significativa ad accelerare i tempi. L’accordo siglato con i vertici dell’azienda televisiva poco tempo fa prevedeva un impegno a risolvere il problema entro il mese di dicembre 2009: siamo in anticipo di circa otto mesi, cosa che nel nostro Paese non capita così frequentemente”.
18 marzo 2009