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Ammortizzatori sociali in deroga 2009-2010

Sottoscritto l'accordo tra Regione, parti sociali, INPS

E’ stato sottoscritto, questa mattina, presso la sede dell’Assessorato regionale al Lavoro, l’accordo quadro fra la Regione Piemonte, rappresentata dall’Assessore al Lavoro e Welfare, le parti sociali piemontesi e la Direzione regionale INPS, che stabilisce le modalità di gestione, per il biennio 2009-2010, degli ammortizzatori sociali in deroga.


L’intesa dà attuazione all’accordo fra Regione e Ministero del Lavoro, siglata lo scorso 22 aprile, che prevedeva un primo stanziamento da parte del Ministero di 50 milioni di euro per gli interventi anti-crisi, integrato da risorse regionali e del Fondo Sociale Europeo. L’accordo è frutto di un complesso lavoro di riorganizzazione delle logiche gestionali degli ammortizzatori in deroga, con l’obiettivo primario di allargare l’ombrello di copertura contro la crisi, favorendo, nel contempo, una più stretta integrazione fra gli interventi di sostegno al reddito e le azioni di politica attiva del lavoro.


All’intervento più cospicuo, la CIG in deroga, a cui è stato destinato il 90% delle risorse disponibili, con l’obiettivo di salvaguardare nella misura più ampia possibile i posti di lavoro a rischio, possono ricorrere tutti i datori di lavoro, indipendentemente dal settore di attività in cui operano, con la sola eccezione del lavoro domestico. Negli anni scorsi, l’intervento era stato più selettivo, mirato sulle imprese dei principali comparti industriali e sui servizi collegati, ora si è preso atto della natura pervasiva della crisi, che colpisce indiscriminatamente tutti gli operatori economici, consentendo l’accesso a questo strumento non solo alle imprese di ogni tipo e settore, ma anche ai datori di lavoro non imprenditori, come ad esempio gli studi professionali, per ogni tipologia di contratto subordinato, inclusi gli apprendisti, fino al 2008 privi di ogni forma di aiuto.


Accanto alla CIG in deroga, è stata introdotta per la prima volta in Piemonte la possibilità di erogare indennità di disoccupazione speciale e di mobilità in deroga, destinate a persone disoccupate in seguito alla chiusura di un contratto a termine o a un licenziamento per motivi economici prive dei requisiti per richiedere l’indennità di disoccupazione ordinaria, che potranno ora godere di un sostegno al reddito della durata di sei mesi. Un intervento minore, ma significativo, riguarda i soggetti ultracinquantenni espulsi dal lavoro senza essere riusciti a maturare completamente i requisiti per la pensione: l’accordo prevede per loro la mobilità in deroga per un massimo di dodici mesi al fine di coprire il periodo contributivo mancante.


L’assessore al Lavoro sottolinea che il risultato ottenuto è frutto di un lavoro di squadra a cui hanno dato un contributo essenziale sia le organizzazioni sindacali sia quelle datoriali. Il “sistema Piemonte” si è così dotato di uno strumento adeguato alla portata della sfida da fronteggiare, che sarà gestito in collaborazione con la Direzione Regionale INPS con modalità innovative, per arrivare ad una significativa accelerazione delle procedure di pagamento, e con il coinvolgimento dei servizi per l’impiego, che dovranno prendere in carico i percettori di queste indennità in deroga per rafforzarne le competenze e favorire i necessari processi di ricollocazione.

laprato

28 maggio 2009