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La Regione per l'etichettatura obbligatoria degli alimenti

Adottata dalla Giunta una proposta di legge al Parlamento

La Giunta regionale si schiera a favore dell’etichettatura obbligatoria dei prodotti alimentari e che sia sempre indicata la provenienza delle materie prime negli alimenti destinati al consumo umano, in un’ottica di trasparenza e corretta informazione nel rapporto tra produttore e consumatore.

Lo fa con una bozza di disegno di legge che viene ora sottoposta al Consiglio regionale e che, se approvata, diventerà una proposta di legge al Parlamento nazionale.

Il testo, elaborato con sollecitudine dopo le numerose sollecitazioni pervenute dal territorio e sulla base degli impegni recentemente assunti dalla presidente Mercedes Bresso e dall’assessore all’Agricoltura, Mino Taricco, negli incontri con le organizzazioni di categoria, è in linea con le normative comunitarie e nazionali. Si sviluppa in cinque articoli, con i quali si sancisce in via generale l’obbligo di indicazione in etichetta del luogo di origine dei prodotti primari commercializzati tal quali o utilizzati come ingredienti per la fabbricazione di alimenti semplici o composti destinati al commercio o alla somministrazione, si rinvia a successivi provvedimenti attuativi che dovranno contenere le modalità di indicazione dell’origine per singoli prodotti alimentari, si specificano le competenze per effettuare i controlli in ordine al puntuale rispetto delle prescrizioni introdotte, si stabilisce la disciplina sanzionatoria in caso di loro violazione, si prevede un periodo transitorio per consentire la commercializzazione dei prodotti già confezionati prima dell’entrata in vigore degli obblighi introdotti.

La rintracciabilità degli alimenti è d’altronde un obbligo definito dai regolamenti comunitari ed è in linea con quanto disposto dal decreto legislativo 23 giugno 2003 n.181, secondo cui l’etichettatura, la presentazione e la pubblicità dei prodotti alimentari non devono indurre in errore l’acquirente sulle caratteristiche del prodotto.

“Si tratta di esaltare valori positivi - commenta l’assessore Taricco - come la qualità organolettica e nutrizionale, il rispetto dell’ambiente, la sicurezza dei prodotti agricoli che, in ultima analisi, sottendono e concorrono alla difesa degli interessi economici del made in Italy agro-alimentare, la tutela del diritto dei consumatori alla trasparenza. Apporre sul prodotto alimentare un’etichetta contenente tutti i dati informativi sulla provenienza della materia prima agricola risponde anche alla necessità di evidenziare l’origine territoriale del prodotto, legittima aspettativa dei produttori italiani che lamentano il diffuso utilizzo improprio delle indicazioni che si leggono su molte etichette, e l’altrettanto legittima aspettativa dei consumatori a cui deve essere assicurata la lealtà e la trasparenza delle informazioni relative al prodotto da acquistare”.

29 luglio 2009