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Si rafforzano i servizi per la prima infanzia

La Giunta regionale approva un nuovo disegno di legge

Consolidare e rafforzare il ruolo educativo delle offerte, garantire la conciliabilità e la qualità delle opportunità tra cui le famiglie possono scegliere, salvaguardando i diritti dei bambini e delle bambine, sono i capisaldi del disegno di legge sui servizi per la prima infanzia approvato il 27 aprile dalla Giunta regionale.

Frutto di un articolato processo di confronto e negoziazione con i soggetti istituzionali e le organizzazioni sindacali, il testo, che ora sarà trasmesso al Consiglio regionale per la definitiva approvazione, promuove lo sviluppo ed il potenziamento dei servizi tradizionali, ma riconosce e valorizza anche la diffusione di servizi diversificati ed integrativi in grado di offrire risposte articolate alle differenti esigenze delle famiglie e delle realtà locali. Considera inoltre le richieste di sostegno al ruolo genitoriale e alla condivisione delle responsabilità educative, che sempre più famiglie esprimono.

Il nuovo sistema sarà composto da servizi primari (nido d’infanzia, micro-nido, nido aziendale, sezione primavera), servizi integrativi (nido in famiglia, centro per bambini, centro bambini e famiglie), servizi sperimentali, servizi ricreativi. La Regione lo finanzierà con 25 milioni di euro all’anno.

Commentando l’approvazione del disegno di legge, l’assessore regionale al Welfare e Lavoro ha dichiarato che sono passati 36 anni dalla precedente norma regionale e che i cambiamenti sociali, così come le nuove e differenti esigenze delle famiglie, hanno reso indispensabile il suo aggiornamento la normativa, aggiungendo che i servizi per l’infanzia sono indispensabili per le famiglie e in particolare per le donne, se davvero si vuole concretizzare una politica di conciliazione delle responsabilità familiari e della vita lavorativa.

La Regione in questi ultimi anni si è fortemente impegnata nella direzione del potenziamento della rete dei servizi per l’infanzia, cercando di avvicinarsi progressivamente all’obiettivo, fissato dal Consiglio Europeo di Lisbona, di copertura territoriale del 33 per cento. Sotto questo aspetto, il Piemonte è passato dal 10,07% del 2000 al 20,19% del 2008, con una percentuale di aumento di gran lunga superiore alla media nazionale, stimata nel 2005 in circa il 10%. Nell’ultimo triennio, per mezzo di diverse azioni, dai contributi per interventi strutturali ai finanziamenti per l’abbattimento delle liste d’attesa, l’incremento dei posti disponibili è stato di oltre il 38%, collocando il Piemonte tra le prime Regioni in Italia in questo ambito. Oggi i posti disponibili nei servizi per la prima infanzia sono 23.121.

laprato

27 aprile 2009