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Biennale Democrazia. La lezione del presidente Napolitano

La Costituzione non è un residuato, modifiche se convincenti

Il presidente Napolitano sul palco del Regio con Gustavo ZagrebelskyLa Costituzione non è da buttare, "non è un residuato bellico", non è intoccabile, può essere riformata, ma "partendo da dati di fatto e senza enfasi polemiche infondate, verificando quali concreti elementi di ulteriore rafforzamento dei poteri del Governo e di chi lo presiede possano introdursi sulla base di motivazioni trasparenti e convincenti"; questo il succo della lezione del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, all'inaugurazione della Biennale Democrazia.

Nell’intervento svolto il 22 aprile nel Teatro Regio di Torino, il Capo dello Stato ha anche sostenuto che la garanzia dei diritti di libertà, la divisione dei poteri, la pluralità dei partiti, la tutela delle minoranze politiche, la sua stessa funzione di garanzia quale "potere neutro" "non costituiscono un bagaglio obsoleto, sacrificabile sull'altare della governabilità". Un forte richiamo al realismo, alla saggezza, e alla responsabilità di ognuno per la propria parte, una esortazione a riprendere la via del confronto per giungere "a essenziali proposte di riforme della seconda parte della Costituzione su cui sia possibile raggiungere alla più ampia condivisione". Fra le riforme auspicabili, il superamento del bicameralismo perfetto e l'istituzione di una Camera delle autonomie che sostituisca il Senato attuale.

Il presidente Napolitano ha aperto una manifestazione che si ispira alla lezione civile di Norberto Bobbio, di cui ricorre il centenario della nascita, proponendosi di offrire una risposta concreta alla sentita esigenza di condivisione e confronto per la formazione e la diffusione di una cultura democratica. “Partecipare attiva(la)mente” è la formula che la caratterizza.

Biennale Democrazia - promossa da Città di Torino, Comitato Italia 150 e Regione Piemonte nel quadro del percorso culturale di avvicinamento al 2011, 150° anniversario dell'Unità d'Italia - presenta fino al 26 aprile un calendario con oltre cento appuntamenti pubblici che intendono animare piazze, teatri, sale d'incontro e spazi urbani in tutto il centro di Torino, dove intellettuali, studiosi del pensiero politico ed esponenti del mondo culturale danno vita a lezioni, dibattiti, forum, seminari, mostre, spettacoli e altre iniziative pensate espressamente per coinvolgere in maniera attiva la cittadinanza e la società civile. Quattro le aree tematiche principali: le Forme della Democrazia, le Risorse della Democrazia, le Sfide alla Democrazia e la Democrazia multiculturale. Completa l'offerta culturale una serie di sessioni di approfondimento su specifiche questioni, come il ventennale della caduta del muro di Berlino o il rapporto fra democrazia e tecnologia.

Il palazzo della Regione, in piazza Castello, ospita il punto di accoglienza ufficiale della Biennale, mentre sotto i portici è in calendario “Immagina la democrazia”, esposizione delle immagini vincitrici del concorso rivolto agli studenti universitari.

22 aprile 2009