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Documentazione:

Da settembre i Laboratori scuola-formazione

Riservati ai ragazzi pluriripetenti delle scuole medie inferiori

Da settembre la Regione offrirà ai ragazzi pluriripetenti tra i 14 e 16 anni ancora iscritti alla scuola media, e quindi privi di licenza, la possibilità di colmare le proprie lacune e recuperare gli anni perduti frequentando laboratori di scuola-formazione presso le agenzie formative piemontesi.

Realizzati grazie ad un finanziamento regionale di 1.600.000 euro e frutto di una sperimentazione avviata lo scorso anno, oltre ad essere finalizzati al conseguimento del titolo di studio questi percorsi svolgeranno una funzione di recupero, di rimotivazione, di orientamento e riorientamento, diventando quasi propedeutici ad un ingresso con crediti nell’istruzione-formazione professionale (bienni di qualifica) o funzionali all’avvio di un contratto di apprendistato. Oltre alle aree disciplinari fondamentali come l’italiano, la matematica, l’inglese e la tecnologia, diversi sono gli indirizzi professionali da scegliere, da quello meccanico a quello dei servizi per l’impresa, di estetica e per la lavorazione del legno, di ristorazione e giardinaggio. Saranno le singole scuole a segnalare alle agenzie formative i ragazzi da iscrivere ai corsi, specificandone le particolari problematiche ed esigenze e richiedendone quindi la frequenza a tempo pieno o parziale. Per attuare tale tipologia di percorsi integrati si è resa necessaria la costituzione di reti che prevedono il coinvolgimento, insieme all’istituzione scolastica, dei centri provinciali per l’educazione degli adulti, delle agenzie formative e di altri soggetti portatori di esperienze didattiche ed educative differenti da quelle meramente scolastiche.

“Occorre tenere ben presente - ha specificato l’assessore regionale all’Istruzione, Gianna Pentenero, durante la presentazione dell’iniziativa - che i laboratori non devono rappresentare un’alternativa alla scuola, perché se ciò accadesse potrebbero essere considerati dagli insegnanti, dai dirigenti scolastici, dalle famiglie e dagli stessi ragazzi come percorsi di serie C, intesi come parcheggio o rifugio degli allievi giudicati inadeguati a stare nella scuola. Si tratta invece di percorsi pensati in una logica inclusiva e di continua ricerca educativa”.

Nell’a.s. 2008-09 i progetti approvati e finanziati sono stati 25 (7 a Torino, 5 a Cuneo, tre ad Alessandria e Asti, due a Biella, Vercelli e Novara, uno per il Verbano-Cusio-Ossola) ed hanno coinvolto 620 ragazzi (circa la metà di quelli a rischio dispersione), 130 scuole e 40 agenzie formative.

03 agosto 2009