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archivio in breve

Marzo 2015



Vacanze più lunghe a Carnevale

Il Consiglio regionale ha votato il 31 marzo per concedere un giorno in più di vacanza dalla scuola a Carnevale, incentivando così la settimana bianca e il turismo montano. Il calendario scolastico del prossimo anno in Piemonte sarà quindi corretto, portando la vacanza complessiva a quattro giorni, dal 6 al 9 febbraio, con l'aggiunta del sabato. "Su proposta dell'aula - ha rilevato l'assessore all'Istruzione, Gianna Pentenero - si è deciso di istituzionalizzare sabato 6 febbraio come giorno di vacanza in più per il periodo di Carnevale. Va però ricordato che solo gli alunni di un terzo delle scuole piemontesi va a scuola di sabato e dunque beneficerà del giorno in più di vacanza. Resta in vigore per le autonomie scolastiche la possibilità di godere di un giorno di vacanza da gestire durante l'anno".

Pentenero, che ha incontrato nei giorni scorsi il presidente dell'Arpiet (Associazione regionale piemontese delle imprese esercenti trasporto a fune) Giampiero Orleoni, si è impegnata a dedicare tre giorni durante la settimana di Carnevale alla promozione della pratica sportiva e alla riscoperta delle montagne piemontesi.

sdepalma

31 marzo 2015

 

Fondi per le barriere architettoniche

L’assessore Augusto Ferrari, rispondendo ad un’interrogazione in Consiglio regionale, ha garantito che nel bilancio di previsione 2015 sono stati inseriti 450mila per interventi contro le barriere architettoniche negli edifici privati: “Sono consapevole che occorrerebbero maggiori risorse, tuttavia si tratta di un passo importante in un momento difficile e presumiamo di rendere stabile tale stanziamento. Le istanze inserite nell’ultima graduatoria definitiva, approvata nel marzo del 2012, includono il fabbisogno per il 2010 ed il 2011 e l'elenco comprende sia le istanze presentate dagli invalidi totali che da quelli parziali. Per 2012, 2013, 2014 e per il fabbisogno 2015 la Regione, considerata la mancanza di risorse statali e regionali, non ha pubblicato l’avviso ai Comuni per la raccolta delle istanze”.

redazione

31 marzo 2015

 

Ripensare i modelli Confidi

L’assessore Giuseppina De Santis, rispondendo ad un’interrogazione in Consiglio regionale, ha dichiarato che “i confidi devono ripensare i propri modelli di business, dati i crescenti costi delle norme alle quali devono sottostare. E’ necessario proseguire verso una razionalizzazione del sistema con forme di aggregazione e rafforzamento sul territorio. Quanto a Eurofidi, la Regione riconosce il nuovo piano industriale, e quindi verrà modificato lo statuto delle norme e sarà inevitabile un aumento di capitale”.

redazione

31 marzo 2015

 

Proroga esenzione ticket sanitari

La Regione ha prorogato al 31 marzo 2016 la validità delle attestazioni di esenzione per reddito già rilasciate dalle aziende sanitarie locali Le categorie che ne usufruiscono sono: cittadini con meno di 6 o più di 65 anni, con reddito familiare inferiore a 36.151,98 euro (codice E01); cittadini titolari o a carico di altro soggetto titolare, di assegno (ex pensione) sociale (codice E03); cittadini titolari o a carico di altro soggetto titolare, di pensione al minimo, con più di 60 anni e reddito familiare inferiore a 8.263,31 euro, incrementato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico (codice E04); residenti in Piemonte compresi tra i 6 e i 65 anni di età con reddito familiare inferiore a 36.151,98 euro (codice E05), compartecipazione alla spesa farmaceutica. I cittadini in possesso del certificato di esenzione con il codice E02, disoccupati e lavoratori in mobilità, dovranno recarsi alla propria Asl di riferimento per l’eventuale rinnovo del certificato. Considerata l’estrema variabilità della condizione, la proroga non è automatica. Si ricorda che permane la responsabilità dell’assistito per non usufruire dell’esenzione nel caso in cui la modifica delle proprie condizioni reddituali o di stato civile determinino la perdita del diritto, pena l’applicazione delle sanzioni anche penali previste.

redazione

30 marzo 2015

 

Solidarietà per le vittime di Tunisi

La Giunta regionale intende effettuare uno stanziamento di solidarietà per le vittime dell'attentato di Tunisi.  Sarà l'assessore Giovanni Maria Ferraris, di concerto con il presidente Sergio Chiamparino e tutto l’esecutivo, a proporre al Consiglio un emendamento al bilancio per finanziare il Fondo di solidarietà per le vittime del terrorismo, già esistente dal 2007 nell’ambito degli interventi promossi per fornire assistenza e aiuto alle vittime di reati riconducibili anche alla criminalità di matrice terroristica ed alle loro famiglie. Ferraris e la Giunta intendono proporre una "adeguata copertura per manifestare anche in questo modo la più stretta vicinanza alle vittime".

redazione

30 marzo 2015

 

Donne nei cda

"La presenza delle donne nei CdA: misurazioni qualiquantitative" è stato il tema del convegno tenutosi il 26 marzo in Consiglio regionale e che ha permesso di affrontare alcune tematiche relative alla rappresentanza femminile sui luoghi di lavoro. Al momento di confronto e discussione, organizzato nell'ambito del progetto “Il rosa e il grigio” in collaborazione con l’AIV - Gruppo Tematico Pari opportunità, ha partecipato anche Monica Cerutti, assessora regionale alle Pari opportunità: " I dati dicono due cose: che siamo ancora lontani alla parità; che comunque la situazione è in fase di crescita. Le donne manager, a livello nazionale, erano nel 2008 il 12,2% del totale e sono salite nel 2012 al 14,5%. Tra i quadri stesso buon risultato: ad oggi sono il 28,1% del totale. Tra le dirigenti l’aumento nella nostra Regione, tra il 2008 ed il 2012, è stato del 15%. Le donne top executive sono mediamente più giovani dei loro colleghi uomini: il 19,3% ha meno di 45 anni (percentuale che scende al 13,4% per gli uomini). Quasi la metà ha meno di 55 anni. Anche tra i dirigenti più giovani una situazione paritaria è ben lontana: le donne sono un massimo del 22% tra gli under-35, 19% tra quelli nella fascia d’età 35-44 per poi scendere nelle fasce di età superiori, fino all’8,7% tra gli over-65. Il quadro generale conferma la bassa presenza di donne nei ruoli di vertice delle imprese italiane".

redazione

26 marzo 2015