Maggio 2015

L'assessore regionale allo Sport, Giovanni Maria Ferraris, ha presenziato sabato scorso alla conclusione della ventesima tappa del Giro d'Italia ed ha premiato Alberto Contador: “Una grande emozione e una grande giornata di sport. Faccio i miei complimenti alla giovane promessa Fabio Aru, vincitore della tappa e al grande ciclista Alberto Contador, che tiene stretta la maglia rosa conquistata. La risposta entusiasta dei territori e dei numerosi cittadini alle tappe del Giro ci dimostra che vi è grande desiderio di sport, di partecipazione e di passione". La Regione è stata anche quest'anno al fianco dei Comuni, degli atleti e degli organizzatori del Giro, dando così la possibilità a Verbania, Gravellona Toce, Sestriere e Torino di essere protagonisti della storica competizione. Foto1 Foto2 

La Regione si è rivolta al Tribunale per vedersi riconoscere da Massimiliano Fuksas, progettista del nuovo grattacielo che ospiterà gli uffici dell'ente, 14 milioni di euro dovuti "per errori di progettazione" e per "una diversa interpretazione della parcella" di 20 milioni presentata dall'architetto. La citazione è stata decisa a fronte di quella presentata in precedenza da Fuksas, che ha chiesto al Tribunale di vedersi riconoscere circa quattro milioni. Un'udienza per cercare di dirimere la questione è già fissata nel mese di giugno.

"Non c'è da parte nostra alcuna intenzione di trascinare la polemica - rimarcano il presidente Chiamparino e il vicepresidente Reschigna - ma Fuksas chiedeva ulteriori pagamenti, ed è chiaro che la Regione dovesse difendersi. La questione a questo punto non può chiudersi con una stretta di mano. Riconosciamo il valore professionale di Fuksas, e ci auguriamo che il giudice stabilisca che lui non ha diritto ai quattro milioni, ma che non deve neppure sborsarne 14 alla Regione. Però lo deve dire un giudice. Il nostro primo dovere è tutelare gli interessi patrimoniali dell'ente che amministriamo, non vogliamo un domani essere chiamati a risponderne dalla Corte dei Conti".

L’assessore ai Trasporti, Francesco Balocco, precisa che la decisione di Trenitalia di incrementare il costo degli abbonamenti sui treni Frecciarossa sulla tratta Torino-Milano non ricade in alcun modo nelle competenze della Regione. Il servizio è infatti erogato da Trenitalia in regime di concorrenza ed è quindi legato a logiche di puro mercato. “Quello che stiamo facendo - dichiara Balocco - è di intervenire per rendere il servizio regionale sulla tratta Torino-Milano più competitivo rispetto all’Alta Velocità, sulla quale Trenitalia ha puntato in maniera evidente. Non abbiamo mai pensato che i servizi a mercato, per quanto ben organizzati, potessero sostituire il trasporto regionale, che, pur non assicurando le performance dei Frecciarossa, ha evidenti caratteristiche di capillarità e di sostenibilità economica per l’utenza. Occorre notare che già oggi i tempi di percorrenza dei regionali veloci fra Torino Porta Susa e Milano Centrale sono soltanto di 4 o 5 minuti più elevati di quelli dei Frecciabianca, ed abbiamo in programma di ridurre questo divario velocizzando ulteriormente i regionali spot”.

La Fondazione Gigi Ghirotti, in occasione della Giornata nazionale del Sollievo del 31 maggio, ha assegnato all’azienda ospedaliera universitaria Maggiore di Novara il premio Gerbera d’oro per il progetto “Assistenza sanitaria transfrontaliera in Algologia”, realizzato da EuroPain Laboratory (gruppo di medici con esperienza ultraventennale nel settore), in quanto all’avanguardia per la lotta al dolore in Italia e in Europa.

Il presidente Sergio Chiamparino osserva che “la Conferenza delle Regioni promuove la Giornata del Sollievo nella convinzione profonda che sia utile mantenere alta l’attenzione sul tema delle cure per chi soffre. E’ un fatto di civiltà per il servizio sanitario nazionale e di dignità per il paziente. Con soddisfazione, anche quest’anno siamo riusciti a coinvolgere molte strutture in tutt’Italia che lavorano con dedizione e con grande sensibilità su questo fronte.” Per l’assessore Antonio Saitta “è motivo di orgoglio l’assegnazione della Gerbera d’oro ad una struttura piemontese che ha una consolidata tradizione nel campo delle cure palliative e dalla terapia del dolore”. In Piemonte è attiva anche una Rete regionale di Cure palliative, articolata su tutto il territorio. Numerose anche quest’anno le iniziative organizzate nelle singole aziende sanitarie regionali. 

L’assessore alla Caccia e Pesca, Giorgio Ferrero, replica alla sentenza con cui il Tar del Piemonte ha condannato la Regione sul blocco della caccia alla pernice bianca nella scorsa stagione venatoria: “La sentenza trova le sue motivazioni nelle discrepanze tra la delibera con cui la Giunta Cota aveva varato il calendario venatorio nell’aprile 2014, permettendo la caccia alla pernice bianca sulla base dei censimenti da effettuare, e quella con cui la Giunta Chiamparino ne ha vietato la caccia lo scorso settembre. E’ evidente che alla base della decisione c’è una diversa sensibilità politica sulla difesa dell’ambiente e la tutela della fauna, che è patrimonio di tutti i cittadini, non solo dei cacciatori. La nostra scelta di tutelare la pernice bianca era originata dalla volontà di salvaguardare una specie particolarmente vulnerabile ed a rischio di estinzione su tutto l’arco alpino, aggravato dal maltempo della scorsa estate che ne aveva reso ancora più critiche le condizioni di vita. Non a caso - continua Ferrero - nel 2013 la caccia era stata autorizzata per soli 85 esemplari sull’intero arco alpino piemontese. Un numero così basso che da solo spiega la condizione di rischio in cui si trova la specie. La caccia alla pernice bianca, così come quella alla lepre variabile, altra specie di fauna tipica alpina, è vietata dal calendario venatorio da noi deliberato per la prossima stagione. La volontà di tutelare questa, come altre specie a rischio, resta intatta. Siamo convinti che i cittadini comprenderanno e sosterranno questa scelta che non è contro i cacciatori, ma a tutela di un patrimonio faunistico e ambientale straordinario che appartiene a tutti noi”.

L’impatto sociale ed economico delle organizzazioni criminali su scala globale, gli strumenti economico-finanziari di cui esse si avvalgono per abbattere confini e incrementare i profitti, nuove specializzazioni, professionalità, mercati e orizzonti delle proliferanti mafie e le tecniche di lotta a tali fenomeni sono alcuni degli argomenti affrontati dal convegno “Economie e Mafie”, cui parteciperanno figure di spicco nella lotta alla criminalità organizzata in Italia e in Europa, rappresentanti delle Istituzioni, società civile e mondo accademico e che si svolgerà venerdì 29 maggio presso l’aula magna del Campus Luigi Einaudi di Torino (Lungo Dora Siena 100/A) a partire dalle ore 15 in occasione della presentazione del volume di Giovanni Conzo e Roberto Vona “L'impresa criminale. La metamorfosi aziendale delle attività malavitose”. Il convegno è organizzato dal Dipartimento di Economia e Statistica “Cognetti De Martiis” dell’Università di Torino e dal CORIPE con il patrocinio di Regione Piemonte, Città di Torino, Città metropolitana di Torino. Programma