Luglio 2015

L'assessore all'Innovazione, Giuseppina De Santis, ha espresso soddisfazione per la decisione presa dall’assemblea del CSI-Piemonte, che ha approvato la proposta di acquisizione di manifestazioni d'interesse di soggetti di mercato su progetti di valorizzazione del consorzio con l’obiettivo di valorizzare risorse e asset attraverso una verifica formale del mercato e dei suoi operatori. A favore della proposta hanno votato 46 enti sui 53 presenti. "Questo è il primo passo di un percorso che abbiamo proposto - ha proseguito De Santis - perché siamo convinti che rappresenti la migliore opportunità sia per i dipendenti del Csi sia per rispondere ai bisogni di digitalizzazione e modernizzazione dei nostri enti".

Si è conclusa con la messa in cassa integrazione per cessazione di attività dei 102 lavoratori ancora dipendenti la crisi dell’Askoll di Castell’Alfero, in provincia di Asti. Il verbale che dà il via alla procedura, che prevede 12 mesi di ammortizzatori sociali, è stato firmato il 27 luglio presso l’assessorato al Lavoro alla presenza dell’assessore Gianna Pentenero, che ha garantito l’impegno della Regione a mettere in atto tutti gli strumenti per favorire nuovi insediamenti nello stabilimento e per assicurare l’eventuale formazione necessaria ai lavoratori.

Segnali positivi non mancano, come ha annunciato il sindaco di Castell’Alfero, Angelo Marengo, che ha raccolto l’interessamento di una cooperativa che produce canapa per portare proprio nel sito dell’Askoll un polo per la riconversione del prodotto, che potrebbe aiutare a riassorbire parte dei dipendenti dell’azienda.

E' stato firmato il 23 luglio a Palazzo Chigi l'accordo tra Whirlpool, sindacati e Governo sul piano industriale del gruppo. Per la Regione Piemonte era presente l’assessore al Lavoro, Gianna Pentenero, insieme ai presidenti delle Regioni Lombardia, Marche e Campania. Il piano prevede investimenti per 513 milioni di euro nei prossimi quattro anni per quanto riguarda gli siti ex Indesit ed interessa in Piemonte le attività presenti a None. “Il rischio della perdita di posti di lavoro è stato scongiurato - ha dichiarato Pentenero - La presenza di alcune attività dell’ex Indesit a None, come il centro ricerche e la logistica, non solo si traduce nella difesa di posti di lavoro qualificati ma contribuisce a garantire che l’operazione di reindustrializzazione prevista nell’area venisse completata. La Regione ora si impegna a continuare la sua attenta azione di monitoraggio sulla situazione del sito, sia per capire i piani di sviluppo di Mole Logistica e il trasferimento previsto per i lavoratori, sia per quanto riguarda l’attività del centro ricerche, nell’ottica di una più facile comprensione degli scenari futuri dopo il 2016”. Foto

L’apertura di un tavolo piemontese sulla vertenza Olivetti è stata proposta dalla Regione nel corso dell'incontro svoltosi il 16 luglio a Roma per agevolare il dialogo tra le organizzazioni sindacali e la Telecom e per trovare la soluzione migliore possibile per il rilancio del sito di Ivrea. All'incontro erano presenti il presidente Sergio Chiamparino e gli assessori Gianna Pentenero e Giuseppina De Santis.

Nel confermare l'impianto del piano industriale presentato nel maggio scorso, e sollecitata dalla Regione, l'azienda ha ribadito la propria volontà di investire nel Canavese e trovare una soluzione per i lavoratori. La Regione, dal canto suo, ha posto l'accento proprio sulla necessità di ottenere maggiori garanzie per la difesa dei posti di lavoro e la valorizzazione delle professionalità e delle potenzialità del territorio.

In merito alla riforma della scuola, approvata in via definitiva dalla Camera, l'assessore Gianna Pentenero ha commentato che "si deve apprezzare che, dopo anni di tagli, si vogliano investire nuove risorse importanti, ad esempio per quanto riguarda l'edilizia scolastica. Bene anche il piano di assunzioni, anche se coinvolge però solo alcuni insegnanti precari. Ma non è che l'inizio. Alcune istanze provenienti dal mondo della scuola sono state ascoltate dal Governo, ma dispiace che un cambiamento così profondo del nostro sistema scolastico nasca con un deficit di discussione tra il mondo della politica e tutti gli altri attori coinvolti nella riforma, dagli insegnanti al personale amministrativo, passando per gli studenti. La nostra è una buona scuola, fatta di tante piccole e grandi buone pratiche che dovrebbero essere inserite in un sistema coordinato capace di far dialogare l'intero mondo scolastico”.

“Mutamenti nella composizione dell’artigianato. Forme, processi sociali e rappresentazioni” è il volume che presenta i risultati di un progetto editoriale promosso dal Sistema informativo delle attività produttive della Regione e dall’Ires Piemonte. Realizzato tra il 2013 e il 2015, comprende un’ampia raccolta di contributi di ricercatori, studiosi ed esperti provenienti da diversi ambiti e vuole essere un’occasione per fare il punto della situazione nell'ottica di un utilizzo efficiente della nuova programmazione dei fondi europei.

Come scrive nella prefazione l’assessore alle Attività produttive, Giuseppina De Santis, “dobbiamo chiederci che cosa dobbiamo e possiamo fare per sostenere la crescita dimensionale e la qualificazione dal punto di vista produttivo delle imprese artigiane. In un momento di finanza pubblica soggetta a forti limitazioni dobbiamo decidere selettivamente che cosa incentivare, con la consapevolezza che non si possa contemporaneamente sostenere tutto. Si tratta di fare una scelta, di farla in maniera consapevole e senza forzature, attraverso il dialogo con i soggetti coinvolti. Occorre davvero pensare a come si può trasformare l’artigianato, a come possono crescere le imprese e, allo stesso tempo, a come garantire la staffetta generazionale, altro possibile punto cruciale degli anni a venire”.