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archivio in breve

Luglio 2013



Vertenza Tnt

Il tavolo Tnt che si è tenuto il 31 luglio a Roma è stato riaggiornato per il 12 settembre ma Claudia Porchietto, assessore regionale al Lavoro, non demorde: “E’ essenziale che l’azienda non veda l’Italia solo come un costo da razionalizzare, siamo convinti che ci siano opportunità per evitare gli esuberi. Nei prossimi giorni scriverò all’amministratore delegato di Tnt Tony Jacobsen per sollecitare l’invio di tutta la documentazione inerente l’azienda. Sono convinta che si possa studiare una proposta alternativa alla conferma degli esuberi che sostiene la proprietà. Personalmente non dispero, bisogna valutare a fondo le criticità che ci verranno presentate e studiare quali misure il Governo e la Regione possano mettere in campo per convincere l’azienda a rivedere le sue decisioni. C’è bisogno – conclude Porchietto – di un cambio di visione prospettica da parte del management di Tnt. L’Italia deve essere vista come opportunità di sviluppo. Come Piemonte ci candidiamo ad accogliere per esempio tutte quelle attività di back office che è stato comunicato che Tnt vuole delocalizzare”.

redazione

31 luglio 2013

 

Fare squadra per l'Authority

Il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, in merito alla vicenda dell’assegnazione della sede dell’Authority dei Trasporti a Torino, di cui si è discusso anche il 31 luglio in Commissione Trasporti al Senato, ha dichiarato:"Fare squadra deve essere l'obbiettivo comune dei senatori e dei deputati piemontesi per portare l'Authority dei Trasporti a Torino. Li ringrazio per il lavoro sin qui fatto e esorto tutti a continuare in questa direzione".

redazione

31 luglio 2013

 

TNE vende un'area dismessa di Mirafiori

E’ positivo il commento rilasciato dall’assessore ai Rapporti con le società a partecipazione regionale, Agostino Ghiglia, sull’operazione di compravendita tra TNE e Tecnocad Progetti di parte delle aree dismesse di Mirafiori che nel 2005 furono cedute da Fiat a Regione Piemonte, Comune e Provincia di Torino: “Sono contento del fatto che, finalmente, dopo otto anni di perdite la società TNE sia riuscita a vendere una porzione del patrimonio immobiliare per la valorizzazione del quale era nata. Continuo a ritenere che la costituzione di TNE, costata solo alla Regione oltre 25 milioni di euro dell’epoca, sia stata un’operazione sbagliata e inutile per gli enti pubblici che, ricordo, crearono la società al fine di salvare 800 posti di lavoro. Nel complimentarmi con il presidente Stefano Tizzani e con l’amministratore delegato Davide Canavesio per il deciso cambio di passo con cui stanno facendo di tutto per rivitalizzare la società, e nel compiacermi che un’importante realtà piemontese come Tecnocad abbia scelto di incrementare la propria presenza sul territorio, ribadisco la volontà della Regione di mettere sul mercato le quote di TNE di sua proprietà. La razionalizzazione indispensabile della partecipazione regionale nella moltitudine di società create nel corso degli anni, con le finalità più disparate, passa anche attraverso l’alienazione delle nostre quote in TNE”.

lmasucci

31 luglio 2013

 

La Fiat ha un debito verso il territorio

Il presidente Roberto Cota ha così commentato le ultime dichiarazioni dell'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne: "La Fiat ha senz’altro un debito di riconoscenza col territorio, per questo motivo deve continuare a produrre a Mirafiori, e a maggior ragione a fronte dei dati positivi conseguiti grazie all’azione di Marchionne e agli investimenti all’estero. La verità è però che ogni giorno centinaia di aziende chiudono e vanno via, perché non ce la fanno, perché fare impresa da noi non è competitivo e spesso impossibile. Se ne parla poco perché queste aziende non sono famose e non fanno parte del teatrino mediatico. A fronte di questa situazione, dove è la politica industriale del Governo? Quanto dobbiamo aspettare prima di vedere qualche fatto? Non c’è più tempo’.

redazione

31 luglio 2013

 

Trasporti, il Senato ferma l'Authority a Torino

Salta, almeno per ora, l'assegnazione a Torino della Autorità per i Trasporti: un emendamento in tal senso al decreto sul lavoro è stato dichiarato inammissibile per estraneità di materia dal presidente del Senato, Piero Grasso, dopo che aveva ottenuto il parere favorevole della Commissione. Il presidente Roberto Cota lo ha giudicato “un fatto molto grave. Roma non ha neppure il coraggio di affrontare la partita a viso aperto e usa i mezzucci, come l'applicazione del regolamento. Comunque, non finirà qui”.

redazione

30 luglio 2013

 

Vertenze Abit e Scarmagno

"Mandare a casa 97 lavoratori su 104 vuol dire cancellare il cuore e la memoria del marchio Abit. Questa è una scelta che la Regione e tutti gli enti locali coinvolti cercheranno di evitare in qualsiasi modo. Organizzeremo un tavolo tecnico con l’azienda per studiare possibili soluzioni volte a salvaguardare produzione e livelli occupazionali, a seguire vi sarà un nuovo tavolo politico". Così Claudia Porchietto, assessore al Lavoro, al termine del tavolo di crisi della Abit. "Durante l’incontro - spiega Porchietto - la Cooperlat Tre Valli mi ha comunicato che in sei anni ha perso 8milioni di euro. Ho domandato quali volumi di produzione dovrebbe avere l’Abit per essere considerata una unità produttiva sostenibile. Non mi è stato risposto, ma confido che nell’incontro tecnico questo punto possa essere sciolto. Istituzioni e sindacati comunque hanno messo sul tavolo uno spirito costruttivo che confidiamo venga colto dall’azienda anche per scongiurare la messa in mobilità a fine agosto. Credo che esistano gli spazi per salvaguardare i livelli occupazionali, ma su questo punto la Cooperlat deve voler puntare su un sito storico in questo comparto che le ha anche permesso di assicurarsi un marchio d’eccellenza quale Abit".

A margine dell'incontro Porchietto ha annunciato che "abbiamo contattato la direzione regionale dell’Inps, che ha di fatto sbloccato, autorizzandola, la situazione della cassa integrazione per i lavoratori di Scarmagno. Ora si dovrà attendere i tempi tecnici per l’erogazione. Ancora una volta il mio ringraziamento va al direttore regionale dell’Inps, che è sempre pronto, laddove burocraticamente possibile, a raccogliere le esigenze provenienti dal territorio. Vorrei però far notare che ancora una volta laddove la Regione può agire, lo fa e in modo tempestivo".

stabone

30 luglio 2013