Ottobre 2012

In sede di Conferenza Unificata le Regioni hanno espresso parere “favorevole condizionato” all’accoglimento di alcuni emendamenti sul disegno di legge predisposto dal Ministro dell’Agricoltura. "Il lavoro di analisi e approfondimento delle Regioni sul testo presentato inizialmente dal Ministro Catania ha garantito un contributo di qualità e competenza attraverso l’introduzione di miglioramenti finalizzati ad una reale efficacia del provvedimento. Nella sua prima formulazione, infatti, il testo presentava evidenti criticità, probabilmente generate da un approccio parziale ad una problematica complessa ed importante", dichiara Ugo Cavallera, vicepresidente del Piemonte e coordinatore in materia di paesaggio. Per rendere maggiormente efficace il provvedimento, le Regioni hanno concordato e predisposto una norma di salvaguardia che rende applicabile la tutela del suolo agricolo dall’entrata in vigore del provvedimento stesso, nell’attesa della predisposizione degli strumenti applicativi in esso contenuti. "Il testo emendato, - conclude Cavallera - che è stato portato alla Conferenza Unificata, consegna il ddl all’iter legislativo assicurando il raccordo con le altre norme in tema di urbanistica, ambiente, paesaggio e di efficace difesa del suolo".

L'assessore regionale, Michele Coppola, è intervenuto il 31 ottobre alla cerimonia inaugurazione dell'anno accademico 2012-2013 dei Corsi di laurea dell'Università Cattolica del Sacro Cuore - Facoltà di Medicina e Chirurgia - presso la Piccola Casa della Divina Provvidenza Cottolengo a Torino. Foto 1, Foto 2

"Bene le parole da Fiat, giuste e realistiche. Ma da presidente di Regione aspetto i fatti”: è il commento rilasciato dal presidente Roberto Cota dopo che l’amministratore delegato Sergio Marchionne ha annunciato il 30 ottobre ai sindacati che gli investimenti in Italia riprenderanno coinvolgendo tutti gli stabilimenti.

L’assessore alla Sanità, Paolo Monferino, è intervenuto il 30 ottobre in Consiglio regionale per illustrare la futura configurazione dei laboratori di Emodinamica sul territorio piemontese. L’assessore ha spiegato che attualmente in Piemonte ci sono 21 laboratori e che si è deciso per una graduale riduzione con una prima tappa che prevede 17 centri. Monferino ha inoltre precisato che verrà garantita l’operatività 24 ore su 24 dei laboratori e che essi verranno dislocati facendo in modo che il paziente possa raggiungere uno di essi almeno in due ore. Sulla base di questi presupposti, il gruppo di lavoro composto da 14 cardiologi che operano in Piemonte ha dato precise indicazioni. Federazione 1: la proposta di riorganizzazione prevede la riduzione da 4 attuali laboratori a 2; Federazione 2: da 4 a 3, l a proposta prevede di avere in totale 3 centri, di cui uno esterno al perimetro cittadino torinese; Federazione 3: da 3 a 2; Federazione 4: da 4 a 5, la proposta di riorganizzazione per ora prevede semplicemente l’aggiunta di un laboratorio a Domodossola considerando la difficile geografia del territorio. In fasi successive saranno sviluppate ulteriori soluzioni di semplificazione; Federazione 5: da 3 a 2, la proposta prevede due centri a Cuneo e uno nel costruendo ospedale di Verduno; Federazione 6: da 3 a 3.

"Dopo mesi di occupazione abusiva, che hanno ridotto la struttura in pessime condizioni, potremo finalmente restituire la residenza agli studenti universitari che veramente hanno necessità di un posto letto". Lo afferma l’assessore regionale ai Rapporti con l’Università, Elena Maccanti, al termine delle operazioni di sgombero della residenza universitaria di via Verdi a Torino, i cui locali erano stati occupati abusivamente nel gennaio scorso, alla vigilia d alcuni lavori di ristrutturazione da parte dell’Edisu. "Rivolgo un plauso alle forze dell’ordine - aggiunge Maccanti - per aver ristabilito la legalità e per aver permesso finalmente all’Edisu di riapproppiarsi dei locali e di poter riprendere i lavori di ristrutturazione".

Il presidente Roberto Cota ha partecipato il 29 ottobre a Torino all'inaugurazione della nuova sede e del Museo Spazio de La Stampa. “Un evento per la città e uno slancio per il futuro - ha commentato - L'idea di fare un museo dimostra come Torino diventi sempre di più la città della cultura. Qui si coniugano il passato con la multimedialita ed il futuro sempre più digitale”.

La nuova sede è proiettata verso il futuro, mentre il museo, pur facendo uso della multimedialità, racconta la storia del giornale soprattutto ai giovani di oggi e di domani che magari La Stampa la leggeranno solo sul web. Foto 1 Foto 2