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Azioni concrete contro la violenza sulle donne

In occasione della la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, che ricorre il 25 novembre, l’assessora alle Pari opportunità, Monica Cerutti, ha voluto ricordare tutte le iniziative che la Regione Piemonte sta attuando per contrastare questo fenomeno purtroppo ancora troppo diffuso.

Progetto Move Up III. Promosso presso tutte le scuole piemontesi in collaborazione con l'assessorato regionale all'Istruzione. Le scuole hanno tempo fino al 15 dicembre per presentare le proprie richieste di ammissione. Sono previsti incontri con gli insegnanti e i dirigenti scolastici, workshop con i genitori, attività di animazione con gli studenti, comprese quelle teatrali per facilitare l’accesso alle tematiche al centro del Progetto e la distribuzione di una selezionata quantità di materiali didattici e di approfondimento, tra cui guide per gli insegnanti e gli studenti, storie illustrate, mappe, video. Il progetto ha ricevuto risorse per 305.000 euro derivanti dal Fondo sociale europeo e agisce per il rispetto della diversità, prevenzione della violenza e uso consapevole delle nuove tecnologie.

Viene fornito ulteriore sostegno ai 17 centri antiviolenza, collegati a 9 case protette, destinando 156.000 euro per attività volte al sostegno e presa in carico degli autori di violenza. Saranno anche privilegiate attività come l'accoglienza e l'ascolto, l'orientamento, il sostegno psicologico, colloqui orientativi in materia legale, accoglienza residenziale, anche in situazioni di emergenza, percorsi personalizzati di protezione, sostegno ed accompagnamento al recupero dell’autonomia personale e sociale, attività finalizzate alla prevenzione ed all’emersione del fenomeno, formazione/aggiornamento degli operatori, sperimentazione di interventi di presa in carico degli autori della violenza.

Sarà implementerà di 250.000 euro il fondo di solidarietà per il patrocinio legale alle donne vittime di violenza e maltrattamenti. I dati parlano di un aumento delle domande di accesso nell’ultimo anno: 60 le richieste presentate al 30 settembre 2015 contro le 58 di tutto l’anno precedente. Questo in presenza di un allargamento della possibilità di ricorrere al gratuito patrocinio a spese dello Stato che è stato ampliato a tutte le vittime di determinati reati connessi alle violenze e ai maltrattamenti. Dal 1° gennaio la gestione delle domande di ammissione al fondo e di liquidazione verrà trattata direttamente dalla Regione con un risparmio sulle spese di gestione. Venerdì 20 novembre è stata inoltre firmata una convenzione tra Regione Piemonte e Ordine degli Avvocati di Torino grazie alla quale partiranno corsi di formazione per gli avvocati e le avvocate piemontesi finalizzati al loro aggiornamento in materia di patrocinio di donne vittime di violenza e maltrattamenti e vittime di discriminazione. Il Piemonte è la sola Regione che ha istituito il fondo e che può contare su elenchi di avvocati ed avvocate specializzate in questo ambito.

E’ stata inviata una lettera a tutti i medici di base sollecitandoli alla promozione del numero verde 1522 esponendo una specifica locandina nelle sale d'aspetto. La violenza domestica è la prima causa di aborto spontaneo e i medici di base devono essere consapevoli dell'importanza del loro ruolo e di come possono riconoscere fra le loro pazienti le potenziali vittime di violenza.

“Il nostro obiettivo - sostiene Cerutti - è che ci siano sempre meno pieghe nel sistema che possano portare a una sottovalutazione del pericolo che corrono le donne che subiscono violenza. Tutte le azioni messe in campo dalla Regione Piemonte possono portare a risultati concreti. Il sistema sta crescendo e crescerà ancora di più con l'approvazione del disegno di legge contro la violenza sulle donne, perché diventerà un punto di riferimento strutturale che andrà oltre la sensibilità dei singoli amministratori che si avvicendano nel governo della Regione”.

redazione

24 novembre 2015