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Nuova intesa per il Parco della salute di Torino

Il Parco della salute, della ricerca e dell’innovazione di Torino sarà edificato nella zona Avio-Oval e sarà costituito da un polo ospedaliero per l’alta complessità, con una potenzialità di 700 posti letto, un polo didattico, uno per la ricerca clinica ed un per la ricerca di base, un bioincubatore; a completamento, sono anche previste funzioni di servizio legate alla cura, alla formazione e alla ricerca, funzioni ricettive e per la residenzialità universitaria.

A prevederlo è un protocollo d’intesa firmato il 26 marzo dai cinque soggetti protagonisti del progetto: la Regione Piemonte, rappresentata dal presidente Sergio Chiamparino e dall’assessore Antonio Saitta, la Città di Torino con il sindaco Piero Fassino, l’Università degli Studi di Torino con il rettore Gianmaria Ajani, l’azienda ospedaliera-universitaria con il direttore generale Gian Paolo Zanetta, la società Sistemi Urbani srl di Ferrovie dello Stato con l’amministratore delegato Carlo De Vito. Guarda il filmato

Il lavoro entrerà subito nel vivo: entro le prossime due settimane la cabina di regia presieduta dalla Regione Piemonte, insieme alla segreteria tecnica ed avvalendosi dei propri enti strumentali ed agenzie, su tutte Finpiemonte ed Ires, definirà il cronoprogramma dell’intero processo per individuarne le procedure più idonee alla realizzazione del progetto, a partire dalla definizione del quadro economico e tenendo conto dei contenuti della programmazione sanitaria.

“Questa firma - ha voluto puntualizzare Chiamparino - segna una ripartenza effettiva rispetto a quanto facemmo nel 2002, avviando un progetto che poi si bloccò per cause note a tutti. Si apre una fase nuova, ed è lo stesso Ministero del Tesoro a chiederci, in considerazione dell’elevato livello di credibilità della squadra che gestisce la sanità piemontese, a partire da Saitta e Moirano, di presentare progetti di edilizia sanitaria. E’ una situazione irripetibile e noi siamo intenzionati a concludere in fretta questa fase preliminare per dare finalmente il via ai lavori. Il Parco della salute si propone come intreccio fra esigenza di ricerca, di innovazione, formazione e qualità dei processi produttivi e sorgerà in un’area altamente capiente e fortemente collegata da un punto di vista infrastrutturale con il resto della città e con l’esterno. E’ un vero e proprio polo terziario avanzato, che mette il capoluogo piemontese sullo stesso livello di altre città italiane ed europee che su questo aspetto hanno investito già da tempo. Un nostro preciso impegno che stiamo onorando”.

“Oggi i quattro grandi ospedali Molinette, Sant’Anna, Regina Margherita e Cto sono già per il Piemonte una realtà di grande importanza sul piano clinico e medico ma anche sociale ed occupazionale - ha rilevato Saitta - Il nostro obiettivo è rafforzare questo ruolo di riferimento per le più rilevanti patologie partendo dalla tradizione acquisita negli anni, ma per dare vita ad un polo di eccellenza in grado di attrarre pazienti in arrivo dall’Italia e dall’Europa. Per fare questo, è indispensabile la sinergia delle istituzioni con l’Università, i centri di ricerca, le imprese”.

Il nuovo Parco della salute sarà costruito, come detto, nella zona Avio-Oval, dove la FS Sistemi urbani srl mette a disposizione anche le proprie aree per tutte le attività necessarie agli approfondimenti tecnico-progettuali: la scelta di quest’area consente di evitare consumo di suolo non urbanizzato ed è prioritaria in quanto collegata con la rete di trasporto pubblico ferroviario con un ruolo strategico della stazione Lingotto e metropolitano ed accessibile alla rete viaria attraverso la tangenziale ed i grandi corsi cittadini.

Al fine di raggiungere in ogni campo obiettivi di eccellenza, il Parco dovrà attivare le azioni necessarie per curare e migliorare la salute dei cittadini attraverso strutture tecnologicamente avanzate e attente ai bisogni complessivi della persona. In particolare l’attività dovrà caratterizzarsi per centralità del paziente e non dell’organizzazione, flessibilità di risposta mediante flessibilità di organizzazione sanitaria e gestionale, integrazione multiprofessionale, tecnologie avanzate, stretto collegamento tra assistenza, ricerca e didattica, ottimizzazione delle risorse e sostenibilità del complesso sfruttando la connessione tra assistenza, didattica e ricerca, capacità di interlocuzione a livello europeo ed internazionale con corrispondenti livelli di sistemi sanitari e di centri di ricerca universitari. Dovrà anche formare i futuri medici e gli altri operatori delle professioni sanitarie, nonché contribuire al progresso della ricerca scientifica ed diventare un polo di valenza europea in grado di attrarre finanziamenti e progetti. Il nuovo insediamento e le relative dovranno coordinarsi ed integrarsi funzionalmente con il Centro di Ricerca e Didattica previsto sul complesso dei Mercati generali denominato “Arcate”, per il quale verrà stipulata un’apposita convenzione tra Città, Politecnico e Università di Torino.

Regione Piemonte, Città, Università degli Studi e azienda ospedaliera-universitaria CSS di Torino, vista la natura dell'intervento, la sua rilevanza per l’intero ambito regionale, la possibilità che esso avvii una più ampia trasformazione urbana e diventi motore di crescita economica, garantiscono il loro impegno per il reperimento delle risorse economiche necessarie alla realizzazione delle opere previste dal protocollo.

ggennaro

26 marzo 2015