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Entro luglio saranno pagati i debiti del Piemonte

Entro il mese di luglio la Regione inietterà nel sistema economico piemontese liquidità per oltre un miliardo e 700 milioni di euro, che serviranno per onorare i debiti commerciali maturati prima del 2013. I particolari dell’operazione sono stati illustrati il 29 maggio dal presidente Sergio Chiamparino con il vicepresidente e assessore al Bilancio, Aldo Reschigna.

“Si tratta - ha sottolineato Chiamparino - di una iniezione di fiducia per i Comuni e i fornitori della Regione e di una iniezione di liquidità in un sistema che ne ha estremo bisogno. Compiere queste operazioni non è stato facile, ma così torniamo ad essere credibili ed a camminare a testa alta sulle nostre gambe Adesso abbiamo bisogno di idee e progetti per guardare avanti”.

“Questa mattina - ha annunciato Reschigna - sono stati sottoscritti a Roma due contratti grazie ai quali arriveranno in Piemonte intorno al 15 giugno 900 milioni di euro destinati alla sanità e 488 milioni per gli altri settori. E per altri 373 milioni contiamo di chiudere il contratto entro giugno. Queste operazioni sono finanziate accendendo un mutuo a tasso fisso dello 0,893% per trent'anni”.

L’operazione rientra nell’ambito del decreto legge n.35 del 2013, che ha permesso la nomina di Chiamparino quale commissario straordinario del Governo per il tempestivo pagamento dei debiti pregressi della Regione Piemonte. A beneficiarne saranno soprattutto gli enti locali (oltre 168 milioni), FinPiemonte (oltre 111 milioni), i settori delle opere pubbliche, dell’agricoltura, dell’università, della cultura e dei trasporti. “Comuni vuol dire opere pubbliche, spesso legate alle passate alluvioni, fino al 1994 - ha commentato Reschigna - FinPiemonte significa finanziamenti alla ricerca e all’innovazione e più in generale al sistema produttivo. Sono risorse importanti in un momento economico ancora difficile”. Guarda le tabelle

Reschigna ha anche ricordato l’operazione di rinegoziazione dei mutui in corso con la Cassa Depositi e Prestiti, che per 12 contratti trasformerà i mutui da tasso variabile a tasso fisso: “Guardiamo non all’interesse immediato di chi amministra, ma all’interesse generale e al futuro dei cittadini”.

“La situazione del passato, di una Regione che continuava a spendere creando debiti, non era più sostenibile - ha chiosato Chiamparino - Stiamo mettendo al riparo i conti della Regione e l’economia piemontese per gli anni a venire”.

redazione

30 maggio 2015