Pił lavoro per una salute migliore

Gli assessori regionali al Lavoro e alle Politiche sociali, Gianna Pentenero ed Augusto Ferrari, sono intervenuti il 24 aprile al convegno “Quali politiche per promuovere la salute in Piemonte”, organizzato a Torino dalla Cgil.

Secondo Pentenero, “avere un lavoro è una delle condizioni di base per assicurarsi un migliore livello di salute. Se il lavoro va in crisi si interrompe un progetto di vita e la salute ne risente. Lo possiamo osservare collegando i dati sull’occupazione con quelli relativi all’uso di psicofarmaci, medicinali e al gioco d’azzardo patologico. In Piemonte nei primi mesi di quest'anno è stato registrato un leggero aumento dell'occupazione. Dai 15mila nuovi posti di lavoro di inizio 2014 si è passati ai 25mila dell’inizio del 2015. Ma la disoccupazione giovanile a Torino è del 50% e il dato generale della disoccupazione in Piemonte resta al 12,8%. Moltissimo resta quindi da fare, in particolare per la fascia di lavoratori over55 che vengono espulsi dal mercato del lavoro e non hanno ancora i requisiti per la pensione”.

Ferrari ha invece posto l’accento sul fatto che “per affrontare in modo più efficace la questione della salute “occorre innanzitutto una maggiore integrazione socio-sanitaria. Se lo stato di salute dei cittadini è condizionato dalla loro situazione economica e sociale, agire in modo congiunto e coordinato sul fronte della sanità e dell’assistenza diventa fondamentale. In Piemonte abbiamo un welfare con una storia solida che vede la nostra Regione in avanguardia in alcuni settori. Questo sistema forte fa però fatica a fare i conti con le nuove questioni sociali legate alla crisi che ha colpito fasce di popolazione fino a qualche anno fa ritenute protette e che oggi vivono in una condizione di estrema vulnerabilità. La nostra sfida - ha aggiunto - è riuscire a garantire il livello di welfare acquisito senza smantellare nulla e nel contempo riuscire ad affrontare in modo incisivo questi nuovi problemi”.