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Cambia l'amministrazione dell'Edisu

L’assessora Monica Cerutti ha accolto con grande soddisfazione l’approvazione, avvenuta il 24 settembre in Consiglio regionale da parte della VI Commissione riunita in sede legislativa, del disegno di legge sul diritto allo studio universitario proposto dalla Giunta di Sergio Chiamparino.

“Ci permette di avviare - ha dichiarato Cerutti - quel processo riformatore che riguarda il diritto allo studio universitario tramite il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati: il Consiglio regionale, le associazioni degli studenti e le Università stesse. Rispetto al testo iniziale abbiamo introdotto l'assemblea degli studenti, che vuole essere un organismo di partecipazione diretta degli stessi".

Lo scopo del provvedimento era quello di reintrodurre la rappresentanza degli Atenei piemontesi e degli studenti all'interno del consiglio di amministrazione dell'Edisu, che sarà ora composto da cinque membri: tre nominati dal Consiglio regionale, uno designato congiuntamente dagli Atenei piemontesi, uno studente designato dall'assemblea degli studenti. In un'ottica di semplificazione del sistema di governance del diritto allo studio universitario si è valutato opportuno non istituire il nuovo comitato di indirizzo previsto dalla legge regionale n.5 del 18 aprile 2014 e trasferirne funzioni e competenze al Comitato regionale di coordinamento delle Università del Piemonte, con l'obiettivo di renderlo sempre più partecipe e protagonista delle scelte di indirizzo regionale in materia di diritto allo studio e più in generale del sistema universitario.

L’assemblea regionale degli studenti, quale organo consultivo del cda dell'Edisu, sarà composta da sei rappresentanti dell’Università di Torino, tre del Politecnico di Torino, due dell'Università del Piemonte orientale, uno degli istituti equipollenti, uno degli studenti fruitori del servizio abitativo nelle residenze universitarie. Essi verranno nominati con decreto del presidente della Giunta regionale sulla base delle designazioni espresse dagli studenti e sostituiti contestualmente al rinnovo delle rappresentanze studentesche negli organi di governo di ciascun Ateneo o istituto equipollente.

"Tutto ciò è stato possibile - ha rilevato ancora Cerutti - grazie al lavoro svolto non solo dagli uffici dell'assessorato regionale, ma anche grazie ai gruppi consiliari di maggioranza e opposizione, alle associazioni studentesche e alle Università che hanno collaborato alla stesura e alla modifica del testo del disegno di legge”.

redazione

24 settembre 2014