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"Internet delle cose": contributo a 14 progetti di innovazione

Sono 14 i progetti che saranno finanziati dalla Regione Piemonte nell'ambito del bando "Internet delle cose", di cui sono state pubblicate le graduatorie.

Le iniziative di ricerca industriale e sviluppo sperimentale avranno un valore complessivo di quasi 14 milioni di euro a fronte di un contributo regionale di circa 7 milioni e mezzo. I progetti spaziano su più settori: dall'ambiente alle smart communities, dall'energia alla salute, dalla scuola alla sicurezza. E’ rilevante la presenza degli atenei e degli organismi di ricerca che, insieme alle imprese piemontesi, hanno presentato iniziative basate sul paradigma dello sfruttamento dei dati prodotti dai sistemi connessi ad Internet (cose fisiche, persone e applicazioni in rete, secondo il modello di Internet of Things - IOT) e la loro eventuale integrazione con altri dati secondo la logica open data (“Internet of Data”).

Il bando rientra tra le misure previste dal programma operativo del Fondo europeo di sviluppo regioale ed ha l’obiettivo di permettere alle imprese, grazie alla collaborazione con i centri di ricerca, di condurre attività secondo la metodologia internazionale dei cosiddetti living labs, cioè ambienti di innovazione aperta, in situazioni di vita reale, nei quali il coinvolgimento attivo degli utenti finali permette di realizzare percorsi di co-creazione di nuovi servizi, prodotti e infrastrutture sociali.

“Si interviene in ambiti ritenuti strategici per la nuova fase di programmazione dei fondi comunitari - dichiara l’assessore regionale alle Attività produttive, Giuseppina De Santis - che, in linea con gli obiettivi della Strategia Europa 2020, si propone di sfruttare al meglio il potenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per favorire l’innovazione e la crescita. Certamente c'è ancora molto da fare su questo aspetto, ma i dati del bando dimostrano la dinamicità del sistema industriale e della ricerca piemontese nel raccogliere le sfide che il nuovo scenario economico impone”.

Primo classificato il progetto "SEeS@W - Sensing Safety at Work", presentato da un raggruppamento di due organismi di ricerca (Università degli Studi di Torino e CSP - Innovazione nelle Ict), cinque pmi e una grande impresa in qualità di capofila. Prevede l’ideazione e la prototipizzazione di un sistema di raccolta di dati da sensori e da lavoratori, a supporto della sicurezza nell'ambiente di lavoro. In totale, sono presentati 29 progetti che hanno coinvolto 278 soggetti. Ne saranno finanziati al momento 14, con ultimazione prevista entro luglio 2015. Forte la concentrazione di imprese della provincia di Torino, ma saranno interessati alle iniziative anche i territori di Asti, Cuneo, Novara e Verbania.
 

kcitriniti

20 ottobre 2014