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archivio diario

20 anni di previsione e prevenzione geo-idrologica

In occasione del ventennale della tragica alluvione che nel 1994 colpì gran parte del territorio piemontese causando ingenti danni in termini di vite umane e di beni mobili ed immobili, la Regione Piemonte, l’Ordine dei Geologi del Piemonte, il CNR (Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica UOS di Torino) e l’Associazione Georisorse e Ambiente GEAM hanno organizzato per il 28 e 29 ottobre nel Centro Incontri della Regione un convegno che coinvolge tutti i soggetti a diverso titolo competenti in materia.

Gli argomenti dei lavori proposti, con respiro ed approfondimento diverso, spaziano in diversi settori della prevenzione dei rischi, della mitigazione della pericolosità e della pianificazione territoriale. L’evento del 1994 consentì contestualmente ai professionisti ed ai funzionari di ottenere la dovuta valorizzazione e il coinvolgimento nelle fasi di pianificazione, gestione e risoluzione delle problematiche relative alle condizioni del territorio. La loro opera sinergica ha costruito l’attuale sistema di Protezione civile.

Aprendo i lavori del convegno l’assessore all’Ambiente, Programmazione territoriale e Protezione civile, Alberto Valmaggia, ha sottolineato “la grande importanza di questo appuntamento, capace di entrare nel merito dell'attività della Protezione civile facendo sintesi delle buone pratiche messe in atto dall'intero sistema. Il convegno è inserito nel percorso del ventennale dell’alluvione, il quale avrà come fulcro il momento celebrativo del 5 novembre. Si tratta di un percorso commemorativo che non si è limitato esclusivamente a ricordare, ma soprattutto ha permesso di operare degli interventi significativi sul territorio grazie al lavoro messo in campo dai tanti volontari. Si è coniugato il ricordo con il fare, e questo lo si evince dalla realizzazione di un seminario non accademico, ma che nasce soprattutto come momento in cui si raccolgono i risultati di tutto il lavoro che è stato fatto in questi anni. E’ ormai rilevante - ha concluso l’assessore - dare notizie concrete sulle attività che oggi si fanno sul territorio in situazione di emergenza come in quelle di prevenzione, nonché sensibilizzare la coscienza di tutti i cittadini verso l'importanza che riveste il lavoro di tutela del territorio”.

Il sistema di Protezione civile piemontese è articolato su un modello di sussidiarietà rispetto al territorio, ha una ampia componente di volontari professionalizzati, circa 15.000, offre una continua formazione alle scuole ed è assurto a modello per le Regioni italiane. Fra le diverse tematiche affrontate nel dibattito è emersa la necessità di compiere un ulteriore salto di qualità per costruire una cultura della Protezione civile che formi cittadini consapevoli e li aiuti a diventare attori della prevenzione. Pur avendo il Piemonte un modello di intervento apprezzato anche dall’Europa, si è evidenziato il lungo percorso da fare per informare la cittadinanza e creare una conoscenza collettiva anche attraverso un forte coinvolgimento della popolazione nelle esercitazioni.

vpippo

28 ottobre 2014