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Documentazione:

Il Piemonte rafforza la rete per le donne vittime di violenza

La Regione ha scelto il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, per annunciare lo stanziamento di un milione di euro per rafforzare il sistema di soccorso esistente in Piemonte (nei primi 10 mesi del 2013 sono stati 1.549 i casi seguiti dai 20 centri antiviolenza, ai quali si aggiungono 7 case rifugio e 13 sportelli) e l’ampliamento dell’accesso al fondo di solidarietà per il patrocinio legale alle donne vittime di maltrattamenti, con provvedimenti come l’aumento del limite di reddito e l’estensione alle minorenni ed a chi ha domicilio, e non solo residenza, in Piemonte.

“Per affrontare questo fenomeno - ha affermato il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, intervenendo alla presentazione dell’iniziativa insieme all’assessora ai Diritti, Monica Cerutti, e dal presidente del Consiglio regionale, Mauro Laus - ci vuole una grande sensibilizzazione, perché si tratta di un fenomeno che ha purtroppo radici profonde e, per questo, va affrontato prima di tutto sul piano culturale ed educativo. E non mi riferisco solo alla violenza sulle donne, ma anche nei confronti, ad esempio, dei transessuali o dei cosiddetti diversi, termine che non dovrebbe più esistere. Le istituzioni devono fare la propria parte con azioni di accompagnamento, momenti formativi, provvedimenti a sostegno delle vittime”.

“C'è l'esigenza di mettersi in rete - ha sottolineato Cerutti - e di fare sistema attraverso una programmazione condivisa, la sistematizzazione della formazione degli operatori e nelle scuole e la definizione di un sistema di centri antiviolenza sul territorio".

I finanziamenti sono in particolare destinati per le attività di accoglienza e ascolto, orientamento, sostegno psicologico, per i colloqui orientativi in materia legale, per l’accoglienza residenziale anche in situazioni di emergenza, per i percorsi personalizzati di protezione, sostegno ed accompagnamento al recupero dell’autonomia personale e sociale, per la prevenzione ed all’emersione del fenomeno, per la formazione e l’aggiornamento degli operatori, per la sperimentazione di interventi di presa in carico degli autori della violenza. I destinatari sono i Comuni ed i soggetti gestori delle funzioni socio-assistenziali titolari dei Centri antiviolenza e le organizzazioni senza scopo di lucro in possesso dei requisiti per partecipare ad un bando apposito. “Questi fondi - ha evidenziato l’assessora - sono vero e proprio ossigeno che serve per la costruzione di un modello Piemonte contro la violenza di genere. Il lavoro che gli operatori hanno portato avanti in questi anni è molto importante, anche perché è stato fatto spesso in assenza di fondi, ed è fondamentale che le risorse a sostegno della lotta alla violenza sulle donne siano oggetto di una programmazione temporale”.

Sono stati inoltre presentati il volumetto e il dvd “Senza più paura. Percorsi di uscita dalla violenza - Il modello Piemonte”, che illustrano le modalità d’intervento messe in atto dalla Regione per contrastare il fenomeno, e l’iniziativa “Contro la violenza non sei sola”, realizzata in collaborazione con l'Associazione panificatori di Torino per divulgare sui sacchetti per il pane il numero telefonico nazionale contro la tratta 1522. Secondo Cerutti “questa campagna ha una valenza simbolica molto forte perché la violenza è soprattutto un fenomeno che esiste dentro le case e può riguardare tutti. Abbiamo quindi scelto di affidare questo importante messaggio a una busta per il pane che è un elemento quotidiano che entra in tutte le abitazioni”.

L'occasione è anche servita per ricordare i contenuti di due documenti approvati in mattinata dal Consiglio: un ordine del giorno che impegna la Giunta regionale ad assicurare ogni anno risorse finanziarie adeguate a favore delle leggi regionali contro la violenza sulle donne; una mozione che chiede l'estensione del “Codice rosa” in tutte le aziende sanitarie e ospedaliere del Piemonte.

redazione

25 novembre 2014