Istituzione di appartenenza Regione Piemonte
archivio diario
Il Piemonte ha ricordato l'alluvione del 1994
La Regione Piemonte ha voluto ricordare, con una cerimonia svoltasi il 5 novembre (Giornata della Protezione civile) nel Teatro Carignano di Torino, il 20° anniversario della tragica alluvione del novembre 1994, che provocò 70 morti e danni immani alle abitazioni ed alle attività produttive di numerose zone poste lungo le aste del Po e del Tanaro, del Bormida e del Belbo.
Dopo la proiezione di un video con immagini tratte dagli archivi della Rai, hanno ricordato quei giorni Vincenzo Coccolo, allora responsabile del settore Geologico della Regione, Felice Boffa, che era sindaco di Piozzo (Cn), Paola Scola, giornalista e scrittrice, e Marco Bologna, allora sindaco di Piovera (Al).
L’evoluzione del sistema della Protezione civile piemontese in questi vent’anni (video) è stata poi illustrata da Alberto Valmaggia, assessore regionale alla Protezione civile, Maurizio Marello, sindaco di Alba, Roberto Bertone, coordinatore del volontariato regionale di Protezione civile, e Stefano Bovo, responsabile del settore Protezione civile e Sistema Antincendi boschivi della Regione. “Ricoprire il ruolo di assessore regionale alla Protezione civile a vent’anni dal disastro che ha colpito il Piemonte, con danni incommensurabili alla popolazione e al territorio, non può che significare il farsi carico di una responsabilità enorme, che ricollega il ricordo di quel dramma al lavoro che da allora è stato fatto per costruire, ex novo, un sistema che oggi si rivela esempio di eccellenza in Italia e all’estero - ha detto Valmaggia - Per questa celebrazione la Regione ha tracciato un percorso che non si è limitato esclusivamente a ricordare, ma soprattutto ha permesso di operare degli interventi significativi sul territorio grazie al lavoro messo in campo dai tanti volontari durante le esercitazioni. Si è coniugato il ricordo con il fare, e questo lo si evince anche dalla realizzazione del seminario non accademico svoltosi nei giorni scorsi, nato soprattutto come momento in cui si raccolgono i risultati di tutto il lavoro che è stato fatto in questi anni”.
A concludere la manifestazione, condotta da Orlando Perera, la consegna di una targa al Coordinamento del volontariato di Protezione civile, al Corpo volontari antincendi boschivi, al Coordinamento delle sezioni piemontesi dell’Associazione Nazionali Alpini, al Comitato regionale dell’Anpas, all’Associazione nazionale Carabinieri, alla Croce rossa italiana, ai Vigili del Fuoco ed al Soccorso alpino.
“L'alluvione del '94 fu una vera e propria tragedia, ma oggi si ricorda come il Piemonte ha saputo rinascere - ha dichiarato il presidente della Regione, Sergio Chiamparino - Il Piemonte ha saputo da allora costruire un sistema di monitoraggio, di allerta, di analisi, di prevenzione e protezione civile che negli anni successivi è stato all'altezza delle situazioni. Tant'è che a differenza di altre Regioni, negli anni le alluvioni in Piemonte non sono venute meno, ma i danni soprattutto alle persone sono stati molti ridotti”.
Dopo aver ricordato che in quei giorni andò a spalare fango per aiutare le popolazioni colpite di Alessandria (“fu una esperienza davvero traumatizzante, per quanto avessi già visto in precedenza delle alluvioni nell'area di Borgo Mercato a Moncalieri, dove abitavo da piccolo”), Chiamparino ha sostenuto che per evitare il ripetersi di simili tragedie "non servono nuove norme, ma agire sulla famigerata questione della pulizia dei fiumi. I disastri sono spesso causati da piccoli corsi d'acqua, dove cataste di rami e vegetazione in occasione delle piene finiscono a fare l'effetto di una diga sotto i ponti. Mi chiedo se non ci sia qualcosa da fare in più, non solo dal punto di vista dei fondi. E neppure credo servano grandi cambiamenti normativi. Si tratta semmai di responsabilizzare i sindaci e gli amministratori locali perché vengano fatti gli interventi che una volta facevano i contadini".
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ggennaro
05 novembre 2014