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Il Piemonte aggiorna la normativa sull'apprendistato

La Giunta regionale ha aggiornato la normativa in materia di apprendistato professionalizzante ed avvia la sperimentazione per il conseguimento del titolo di Tecnico superiore in Apprendistato di alta formazione e ricerca.

Ha così recepito le innovazioni introdotte dal Jobs Act del Governo e dalle linee guida nazionali approvate lo scorso febbraio dalla Conferenza Stato-Regioni. Un modo non solo per accogliere, prima di ogni altra Regione italiana, il nuovo ordinamento che entrerà in vigore il prossimo gennaio, ma anche per ribadire l’importanza dell’apprendistato come sostegno alla competitività delle imprese, come strumento di contrasto alla precarietà e al lavoro nero, come modalità per garantire ai giovani il conseguimento di un titolo di studio e un inserimento lavorativo stabile.

L'apprendistato professionalizzante, o contratto di mestiere, è un rapporto di lavoro finalizzato ad una qualificazione ai fini contrattuali mediante una formazione in alternanza su competenze di base, trasversali, ed una competenze tecnico-professionali svolte in impresa. I destinatari sono giovani tra i 18 e i 29 anni e lavoratori in mobilità. La nuova disciplina interviene sull’efficienza dei servizi formativi affinché entro 180 giorni dall’assunzione sia avviata la formazione in alternanza e prevede inoltre la riduzione della formazione di tipo trasversale nel caso di assunzione di persone che l’hanno già realizzata in precedenti contratti di apprendistato. Sulla base dell’attuale dinamica occupazionale si stima una spesa annuale di circa 15 milioni di euro. Nel periodo gennaio 2012-aprile 2014 sono stati assunti 45.932 apprendisti, circa il 78% ha frequentato le attività di formazione finanziate dalla Regione.

La disciplina dell’apprendistato di alta formazione e ricerca, già attualmente operativa per il conseguimento di laurea triennale e magistrale, master di primo e secondo livello e dottorato di ricerca, si arricchisce di una nuova disciplina finalizzata al conseguimento del diploma di Tecnico superiore. Questo nuova formula è rivolta a persone che hanno meno di 30 anni ed hanno conseguito la maturità ed è centrata su una forte interazione e raccordo tra le istituzioni formative e le imprese a partire dalla progettazione e nella realizzazione dei percorsi formativi. Finora in Piemonte sono stati assunti presso 275 imprese 600 apprendisti, di cui circa l’89% ha concluso il percorso con successo conseguendo il titolo universitario previsto e oltre il 95% è stato stabilizzato negli organici aziendali.

“I numeri parlano chiaro - rileva l’assessore alla Formazione professionale, Gianna Pentenero - Ci dimostrano che dove avviene l’apprendistato funziona, forma lavoratori competenti, aumenta l’occupabilità dei giovani e diminuisce il rischio di disoccupazione. Ciò che continua a spingere la Regione ad investire in questo strumento è la convinzione che l’apprendistato possa diventare un canale sempre più integrato nella formazione continua ed un mezzo importante in termini di strategia di impresa. L'esigenza prioritaria di un percorso educativo e formativo moderno, finalizzato a coniugare domanda e offerta di lavoro, è creare un'alternanza continua tra formazione e lavoro e generare effetti virtuosi sull’occupabilità delle persone e sulla produttività delle aziende nel lungo periodo”.

sdepalma

30 luglio 2014