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Un patto per affrontare le emergenze sanitarie

“Le emergenze della sanità piemontese saranno affrontate nell'ambito di un nuovo patto regionale condiviso con tutti i soggetti che operano nel settore”: l'assessore alla Sanità, Antonio Saitta, ha risponde così alla lettera aperta con la quale la Consulta regionale per la Pastorale della Salute ha chiesto al presidente Sergio Chiamparino ed a lui di individuare nuove vie per venire incontro a quanti sono in difficoltà e fanno fatica a causa del loro stato di salute e ricorda il rispetto di "alcuni principi fondamentali" come la centralità della persona umana, l'umanizzazione delle strutture sanitarie e dei rapporti con i cittadini, la necessità di una giusta allocazione delle risorse e di una sana sussidiarietà, l'importanza della promozione e della tutela della vita e della sua qualità, il sostegno alle famiglie con i progetti di domiciliarità, oltre a definirsi allarmata per la situazione dei presidi ospedalieri di ispirazione cristiana che continuano a essere in sofferenza per i mancati trasferimenti delle risorse necessarie da parte della pubblica amministrazione.

In un'intervista alla Voce del Popolo Saitta sostiene che "è indispensabile razionalizzare spesa e servizi", un obiettivo che può essere raggiunto, però, "solo se coinvolgiamo di più nelle nostre decisioni gli operatori sanitari, i manager, i sindacati, il privato sociale". Un lavoro "di responsabilità collettiva per il bene di tutti", per il quale il piano di rientro finanziario consentirà "di affrontare le emergenze evidenziate dal documento della Conferenza Episcopale".

“Non tutto il denaro speso nella nostra sanità oggi è ben speso”, osserva ancora Saitta, che si dice completamente d'accordo con il documento della Conferenza: “Credo che i ragionieri debbano perseguire il loro obiettivo, proporre risparmi, ma che la politica abbia il dovere di affermare l'obiettivo generale: il benessere delle persone".
 

redazione

25 giugno 2014