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Gli indirizzi del Psr 2014-2020

Bandi chiari e semplici a cadenza programmata e prevalentemente annuale, risposte puntuali alle domande, tempistiche di pagamento ottimizzate, incremento dei premi alle aziende che dimostrano un effettivo impegno sono i punti fondamentali delle linee di indirizzo del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 del Piemonte, che stanzia complessivamente 1 miliardo e 93 milioni di euro, 119 milioni in più rispetto a quello precedente.Queste le principali misure:

Sostegno agli investimenti. Prevista una dotazione finanziaria di 205 milioni di euro (65 in più di del programma precedente) ed opzioni di finanziamento triplicate, rispetto all’unica prima disponibile. L’azienda potrà scegliere ora tra conto capitale, conto interessi o, ancora, ulteriori strumenti finanziari (fondi rotativi e di riassicurazione). Nei sette anni ogni azienda potrà presentare fino a tre domande, il massimale sale a 100.000 euro per un totale di 300.000 (prima il contributo si attestava indicativamente sui 70-80.000 euro).

Aiuti per i giovani agricoltori. L’obiettivo è mettere in relazione sempre più stretta gli investimenti con l’iniziativa imprenditoriale dei giovani agricoltori: incrementata la dotazione finanziaria a 53 milioni, aumentato il premio massimo da 40 a 70.000 euro. Per scongiurare la speculazione con l’erogazione di risorse a beneficio di realtà imprenditoriali fittizie, il premio sarà successivo alla presentazione di un business plan.

Trasformazione, commercializzazione e sviluppo di prodotti. La misura, in linea con l’impostazione generale del nuovo Psr, si presenta con modalità di istruttoria maggiormente snellite, di più facile accesso per le aziende ed un incremento del contributo per azienda. A disposizione ci sono 74 milioni e il finanziamento delle risorse migliora nell’offerta delle opzioni: conto capitale, conto interesse o ingegneria finanziaria. Il massimale per domanda ammonta 1.500.000 euro, i bandi saranno a cadenza annuale e ogni azienda potrà presentare fino a tre domande nei sette anni.

Pagamenti agro-climatico-ambientali. L’attenzione nella stesura è stata incentrata sulla necessità di compensare adeguatamente l’impegno dell’azienda in termini ambientali calcolandone in modo preciso la riduzione del ricavo o l’aumento dei costi. La dotazione finanziaria passa da 282 a 305 milioni, i premi base per l’agricoltore sono quasi tutti raddoppiati (in alcuni casi più che duplicati), e gli impegni aggiuntivi impostati in modo da poter essere agevolmente applicati.

Benessere animale. La misura va concepita quale possibile volano per il rilancio generale della zootecnia piemontese. La dotazione aumenta fino a 26 milioni ed anche in questo caso vale il principio secondo il quale l’azienda riceve un compenso adeguato agli impegni attuati.

Consulenze. Mentre nella programmazione precedente l’agricoltore anticipava il pagamento per la consulenza e nel corso dell’annata successiva la Regione rimborsava l’80% della somma, ora l’azienda non anticipa alcuna risorsa: l’ente incaricato della consulenza sarà pagato subito dalla Regione, che coprirà per il 100% il costo del servizio.

Nella programmazione 2014/2020, in merito alle misure sopra riportate, sono investiti complessivamente 100 milioni di euro in più rispetto al precedente Psr.

redazione

10 aprile 2014