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Sla: da Torino meno docce fredde e pił risultati

L’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, sostiene che “lo studio italiano, realizzato con la collaborazione del Centro SLA delle Molinette di Torino, che dimostra la possibilità di diagnosticare precocemente la malattia mediante un apposito esame (PET), costituisce un’importante notizia, che conferma la qualità della ricerca scientifica italiana e che apre nuove speranze per i malati e le loro famiglie”.

“Sono orgoglioso - prosegue Saitta - che Torino e l’ospedale Molinette siano stati protagonisti nella realizzazione di questo risultato, anche se sicuramente riscuoterà minore attenzione mediatica di quanto non faccia una secchiata d’acqua ghiacciata”.

“Senza nulla togliere a tutto ciò che può contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica intorno ad una grave malattia come la SLA, mi pare doveroso - aggiunge l’assessore - richiamare l’attenzione sulla necessità di finanziare la ricerca e di mettere in campo aiuti concreti alle famiglie che assistono i malati. Perché, purtroppo, sono proprio i malati, i familiari e i ricercatori a sperimentare sulla propria pelle le docce fredde dei tagli ai finanziamenti”.

Secondo Saitta “le campagne virali durano meno del quarto d’ora di celebrità di Andy Warhol. Le malattie e il dolore richiedono risposte concrete ed efficaci: ben vengano le secchiate d’acqua, se accompagnate da generosi bonifici a favore della ricerca, ma ben vengano soprattutto risultati concreti come quello dello studio delle Molinette”.

redazione

25 agosto 2014