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Aiuti per le scuole di montagna

La Regione conferma il sostegno alle scuole di montagna del Piemonte anche per il nuovo anno.

Uno stanziamento di 600mila euro consentirà da un lato di intervenire sulle scuole in situazione di criticità per numeri insufficienti di iscritti, e che quindi hanno una ridotta offerta formativa, dando ad esse la possibilità di ottenere un maggiore monte ore per il pagamento del personale docente e non docente, dall’altro di attenuare la creazione di pluriclasse migliorando al contempo l’offerta formativa principalmente con l’insegnamento delle lingue straniere e con attività integrative.

A beneficiare del provvedimento - che deriva dalla legge 97/1994, con la quale lo Stato, le Regioni e gli enti locali collaborano nel realizzare un equilibrato sviluppo territoriale dell’offerta di scuola dell’infanzia, di scuola primaria e secondaria dei paesi montani - saranno 92 Comuni (leggi l'elenco), molti dei quali hanno presentato progetti in forma associata tra più enti. Grazie a un protocollo d’intesa siglato tra gli assessorati regionali alla Montagna e all’Istruzione e la Direzione generale del Piemonte del Ministero per l'Istruzione sono stati definiti i criteri per l’esame delle richieste che hanno partecipato al bando: 212.077 euro andranno a finanziare 10 progetti riguradanti istituzioni scolastiche in difficoltà; mentre 374.780 euro saranno destinati a 82 progetti volti alla razionalizzazione delle situazioni di pluriclasse.

Approvata anche la determina che assegna 800mila euro a 46 Comuni montani e parzialmente montani per l’acquisto e la manutenzione di scuolabus che hanno partecipato ad un bando che prevedeva delle significative premialità, tra le quali l’altimetria, l’uso promiscuo socio-assistenziale nonché la vetustà del mezzo da cambiare, i chilometri giornalieri percorsi per raggiungere il plesso scolastico (leggi l'elenco).

“Il servizio scolastico - commenta l’assessore regionale alla Montagna, Alberto Valmaggia - è certamente indispensabile affinché le famiglie rimangano in montagna. Gli interventi finanziati servono quindi per il mantenimento e lo sviluppo dei servizi essenziali resi alla popolazione residente, in assenza dei quali non è immaginabile poter assicurare la permanenza delle comunità. Crediamo che questi fondi siano il miglior investimento per il futuro. L’istruzione è un diritto fondamentale che va garantito a tutti i cittadini in modo equo su tutto il territorio piemontese”.


 

redazione

20 agosto 2014