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Inviati a Roma i piani di rientro della sanità

L’assessorato regionale alla Sanità e alle Politiche sociali della Regione ha inviato il 5 luglio gli aggiornamenti dei programmi operativi per il piano di rientro e di riqualificazione della spesa sanitaria, così come concordato con i Ministeri della Salute e dell’Economia.

Si tratta di provvedimenti adottati dalla Giunta regionale che vanno nella direzione di un contenimento di spesa e di un miglioramento dell’efficienza complessiva del sistema sanitario regionale, salvaguardando la qualità del servizio erogato ai cittadini. In sintesi, riguardano: l’istituzione del “tavolo per il governo” del programma operativo 2013-2015 e della cabina di monitoraggio; l’approvazione dell’accordo con l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AgeNaS) che, per legge, svolge un ruolo di supporto alle Regioni in piano di rientro; la definizione dei tetti di spesa per il personale impiegato dalle aziende sanitarie per gli anni 2013, 2014, 2015, che per quest'anno ammonta complessivamente a 3 miliardi di euro ed è mediamente del 2,7% ; il blocco del turn-over per il secondo semestre 2013, con riserva di autorizzazione regionale in deroga; il recepimento e l'aggiornamento del nomenclatore tariffario delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e per attività di ricovero erogate dagli istituti pubblici, dai presidi classificati, dagli istituti di ricerca e cura e dalle case di cura accreditate; i criteri e le modalità per la determinazione dei volumi di attività e dei tetti di spesa per il 2013 degli erogatori privati e di quelli equiparati a quelli pubblici.

Come precisa l'assessore alla Sanità, Ugo Cavallera, “lo sforzo compiuto dall'assessorato nella predisposizione dei documenti su cui dovrà essere raggiunta l’intesa con i Ministeri della Salute e dell’Economia è stato quello di essere coerente con il Piano socio-sanitario regionale: soprattutto nelle parti, quali l’assistenza territoriale e le cure intermedie, che prevedono un servizio più equilibrato tra l’attività ospedaliera per le fasi acute e la continuità assistenziale territoriale, sia nei casi delle dimissioni ospedaliere che per le patologie croniche e le disabilità dei soggetti che, in numero crescente, si prevede di trattare come assistenza domiciliare. Se da un lato la diffida, rivolta dal Governo nel mese di maggio, ha posto dei vincoli pesanti, di contro possiamo dire che si è trattato di un’opportunità per una rivisitazione completa del sistema operativo sanitario regionale”.

Alla copertura del disavanzo del servizio sanitario regionale accumulato negli anni 2007/2008 e pari a 864 milioni si provvederà innanzitutto attraverso l’anticipazione di liquidità da parte dello Stato (803 milioni), il cui contratto verrà firmato nei prossimi giorni. Per la quota rimanente, la copertura arriverà invece da un taglio delle spese di 11 milioni e con l’applicazione già da quest’anno dell’aumento dell’addizionale Irpef per 49 milioni e 300mila euro, con le seguenti maggiorazioni a scaglioni rispetto all’aliquota base dell’1,23%: +0,46 per i redditi sino a 15mila euro, +0,47 per i redditi tra 15mila e 28 mila, +0,48 per i redditi tra 28mila e 55 mila, +0,49 per i redditi tra 55mila e 75mila, +0,50 per i redditi superiori a 75mila euro.

“La maggiorazione dell’aliquota Irpef prevista quest’anno - precisa il vicepresidente e assessore al Bilancio, Gilberto Pichetto Fratin - è comunque decisamente inferiore rispetto a quella massimale cui saremmo stati costretti in caso di commissariamento. Pur consapevoli del sacrificio richiesto ai piemontesi, si può finalmente guardare avanti con maggiore fiducia, nella consapevolezza di aver rimesso a posto i conti del bilancio regionale e coperto il buco sanitario creato nel 2007. Questo ci consente inoltre di portarci ulteriormente avanti con le tempistiche dei pagamenti alle imprese, la vera emergenza di questo periodo, su cui il Piemonte dimostra di essere già in una fase decisamente avanzata nell’applicazione del decreto legge 35, a differenza di quanto sta avvenendo nelle altre Regioni italiane”.

 

pmora-lcitriniti

05 luglio 2013