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La Fiat ha un debito di riconoscenza verso il Piemonte

“Ognuno ha il suo ruolo: io faccio il presidente della Regione e dico che la Fiat ha un debito di riconoscenza verso questo territorio”: il presidente Roberto Cota ha commentato così le parole pronunciate il 24 settembre da Sergio Marchionne di fronte all’assemblea dell’Unione Industriale di Torino.

“Questa considerazione - ha sottolineato Cota - prescinde da ogni altro ragionamento sulla competitività e parte dal presupposto che l’azienda Fiat ha avuto molto in passato. Oggi, come ha detto lo stesso dottor Marchionne, la Fiat sta bene e quindi penso possa essere in grado, in un momento di difficoltà per noi, di ripagare questo debito di riconoscenza. Quanto al fatto che da noi ci sia un deficit di competitività, questo è un problema che riguarda tutte le aziende, soprattutto le piccole e medie: per produrre sul nostro territorio occorre abbassare per tutti la pressione fiscale su imprese e lavoro”.

Sull’argomento è intervenuta anche l’assessore al Lavoro, Claudia Porchietto: “Registriamo positivamente il riscoperto moto d’orgoglio italiano espresso da Marchionne. Ai buoni propositi però devono seguire risposte concrete: come facciamo a sostenere quelle decine di migliaia di aziende dell’indotto che dovranno aspettare l’uscita dalla crisi del mercato dell’auto per ripartire? A queste aziende che hanno stretto i denti per anni credendo agli investimenti del progetto Fabbrica Italia è credibile rispondere con investimenti che hanno una data che può variare di mesi e anni? E infine, come faranno i lavoratori e le loro famiglie a convivere una occupazione sempre più precaria? Sono certa che Marchionne vorrà incontrare la Regione per lavorare insieme al futuro dell’automotive in Piemonte”.

Porchietto ha poi accolto con favore il discorso della nuova presidente, Licia Mattioli: “Ci unisce una profonda amicizia e una comune esperienza di associazionismo datoriale, ma anche e soprattutto l’attaccamento alla nostra terra. Nelle parole che ha pronunciato oggi ho riconosciuto la medesima voglia di traghettare fuori dalla crisi il nostro tessuto economico-produttivo fatto di migliaia di piccole, medie e grandi imprese. Sono certa che sarà l’inizio di una proficua collaborazione per il rilancio di Torino e del Piemonte. I punti programmatici che ha elencato coincidono in gran parte con quelli della Giunta Cota: attenzione al miglioramento delle condizioni di accesso al credito, sostegno all’innovazione e alla ricerca, un dialogo e una collaborazione costruttiva tra imprese e pubblica amministrazione infatti costituiscono i cardini delle politiche di sviluppo che fino ad oggi abbiamo perseguito. Penso quindi che ci siano ampi margini per lavorare insieme”.

redazione

24 settembre 2012