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Risorse mirate per aiutare il sistema neve

La neve caduta abbondante ha permesso alle stazioni invernali di ripartire ma non ha risolto i problemi economici degli operatori, danneggiati dalla siccità registrata durante il periodo più importante della stagione, quello che va dal ponte dell’8 dicembre all’Epifania. La Regione intende quindi modificare la propria legge sul sistema neve per introdurre una misura specifica e stanziamenti mirati ad aiutare il settore. La decisione è stata assunta durante la seconda riunione del tavolo per l’emergenza neve, riunito il 30 gennaio a Torino dall’assessore al Turismo e Sport, Alberto Cirio.

“Siamo felici che la neve sia arrivata - afferma Cirio - ma purtroppo tre mesi di siccità hanno avuto conseguenze che non sono recuperabili e devono essere affrontate. Anche se ora tutte le stazioni sono ben innevate e aperte, l’andamento della stagione invernale è stato compromesso in modo irrimediabile. Il tavolo si occuperà di questo. Non abbiamo potuto chiedere lo stato di calamità naturale perché la siccità nevosa non figura fra le cause previste dalla legge”.

La Regione vuole controbilanciare questa lacuna della normativa nazionale prevedendo all’interno della sua legge che regola il sistema neve una misura specifica per casi come questo, con la possibilità di attingere a stanziamenti straordinari. “Un emendamento di modifica - annuncia Cirio - sarà discusso al più presto in Consiglio regionale”.

Tra i risultati già ottenuti, l’assessore ha ricordato lo slittamento di due anni della fine della vita tecnica degli impianti in scadenza quest’anno, inserito nel “decreto milleproroghe” ed i passi avanti con le banche per la moratoria sulle rate dei mutui, ed ha rimarcato che “è evidente che le nostre azioni non sono rivolte solo ai gestori degli impianti, ma a tutto l’indotto della ristorazione, del commercio e dei lavoratori di questo comparto, che vivono una situazione drammatica. Non sono le nevicate di questi giorni a poter sanare una crisi che ha ormai compromesso il 50% del fatturato dell’intera stagione e di queste aziende, impedendo di lavorare normalmente nei mesi turisticamente più intensi, ovvero dicembre e gennaio. Mi rafforza in questo pensiero l’atteggiamento del presidente del Consiglio regionale, Cattaneo, che in modo assolutamente trasversale sta lavorando per modificare la legge 2 individuando strumenti in via d’urgenza nel caso situazioni analoghe dovessero ripresentarsi in futuro”.

redazione

30 gennaio 2012