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Tav: nuovo accordo italo-francese

“Grazie al nuovo accordo con la Francia, l’Italia ha ottemperato anche all’ultima delle tre richieste avanzate dall’Unione Europea per mantenere i fondi destinati alla Tav: ora non ci sono più ostacoli alla realizzazione della Nuova Linea Torino-Lione”: è il commento rilasciato dall’assessore regionale ai Trasporti, Barbara Bonino, dopo aver appreso dell’l’intesa raggiunta il 27 settembre a Parigi tra il ministro alle Infrastrutture, Altero Matteoli, e il suo omologo francese Thierry Mariani.

“Grazie all’impegno del Governo, ed in particolare del ministro Matteoli e della delegazione tecnica del Ministero, in questi mesi sono stati compiuti passi decisivi verso la realizzazione dell’opera - ha continuato Bonino - La nuova ripartizione dei costi è molto più favorevole all’Italia e la suddivisione del progetto in due fasi funzionali ci consente di realizzare gli interventi essenziali, differendo la costruzione del tunnel dell’Orsiera ”.

Secondo Bonino, l’accordo è anche un messaggio agli oppositori all’opera. “I due Governi e i due popoli vogliono la Torino-Lione: ad opporsi contro ogni logica resta soltanto una minoranza assolutamente marginale, che sta perdendo oltretutto ogni sostegno popolare per via delle sue azioni violente. E non basta certo partecipare ad una marcia per la pace a cancellare i due mesi di attacchi quotidiani al cantiere di Chiomonte che hanno causato oltre 300 feriti tra gli agenti impiegati”.

Sui contenuti dell’intesa è intervenuto anche il presidente Roberto Cota, parlando a margine della cerimonia d’inaugurazione dell’anno scolastico svoltasi il 28 settembre a Torino: “E’ un buon accordo, l’ultimo passaggio burocratico legato alla realizzazione della Tav. Il Governo sta predisponendo il piano sulle infrastrutture e io ho chiesto al ministro Tremonti di inserirvi la Torino-Lione, ma era scontato che così fosse”. Per quanto riguarda le contestazioni, il presidente spera “che ci sia un calo di tensione, è ovvio. Ma il mondo va avanti e la Tav è il mondo che va avanti”. Infine, ha reso noto che l’11 ottobre sarà a Parigi per la ratifica; “Non me la voglio perdere visto che ci ho lavorato parecchio. I fondi da Bruxelles? Ora l’Europa non avrà più alibi”.

L’accordo di Parigi prevede la realizzazione della linea in due fasi: con la prima, del valore di circa 8,2 miliardi di euro e per la quale sono in corso le opere propedeutiche, saranno costruiti il tunnel di base e le due stazioni internazionali di Susa e Saint Jean de Maurienne; con la seconda saranno realizzati i tunnel di Belledonne e Glandon in territorio francese e, se ritenuto necessario, il tunnel dell'Orsiera sul lato italiano. Inoltre, viene fissata una ripartizione complessivamente equilibrata che accoglie le richieste italiane e sostituisce un’intesa che prevedeva per l’Italia il 70% dei costi. Questa spesa viene ridotta al 57,9% per l’Italia e portata al 42,1% per la Francia. Considerando l’intera parte comune, la suddivisione diventa così del 50% .

28 settembre 2011