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Fondi regionali anche alle unioni di Comuni montani

“Le Unioni di Comuni all’interno delle Comunità montane potranno accedere ai finanziamenti della legge 3/2004 per la gestione associata delle funzioni”: lo ha annunciato l’assessore agli Enti locali, Elena Maccanti, al termine della I Commissione consigliare, che il 30 settembre ha approvato in sede legislativa un apposito disegno di legge presentato dalla Giunta.

“Si tratta di un risultato importante - ha proseguito Maccanti - e di un segnale di grande attenzione per le peculiarità del Piemonte, in particolare del territorio montano, perché abbiamo ampliato i destinatari dei contributi regionali per la gestione associata delle funzioni. Infatti, con l’abrogazione del passaggio della legge regionale 3/2004 che impediva alle Unioni costituite all’interno dei confini di altri Unioni o di Comunità montane di richiedere fondi regionali, anche questo genere di aggregazione potrà partecipare al prossimo bando”.

“In un contesto normativo statale che sancisce l’obbligatorietà della gestione associata di tutte (per i piccolissimi Comuni) o di molte e importanti funzioni (per i Comuni dai 1000 ai 3000 o ai 5000 abitanti), individuando come strumenti di aggregazione volontaria l’unione o la convenzione, la posizione della Giunta regionale - osserva l’assessore - è quella di supportare i Comuni in questa importante fase del loro percorso aggregativo, rispettando del tutto la loro autonomia e discrezionalità nella scelta dello strumento di aggregazione che essi riterranno più idoneo a garantire l’adeguatezza nella gestione delle funzioni loro affidate, e la conseguente erogazione dei servizi ai cittadini. I nostri sindaci hanno la maturità, la consapevolezza e la responsabilità per condurre questo percorso in prima persona, tenendo anche conto del fatto che si tratta di funzioni fondamentali a loro assegnate e delle quali rispondono direttamente ai cittadini”.

Maccanti anticipa anche che “il prossimo passo sarà la pubblicazione del bando con i criteri di assegnazione delle risorse, non appena acquisito il parere della I Commissione, mi auguro entro la prossima settimana. Stiamo inoltre lavorando con le autonomie locali alla definizione dei livelli territoriali ottimali e dei limiti minimi demografici, per garantire la cornice istituzionale più idonea alla gestione delle funzioni fondamentali, nel pieno rispetto dell’autonomia e dell’identità dei Comuni piemontesi e della nostra particolare realtà regionale. Entro brevissimo la Giunta sottoporrà al confronto della I Commissione, del sistema delle autonomie locali e delle organizzazioni sindacali il disegno di legge che riordinerà l’intera materia”.

lgianotti

30 settembre 2011