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Le imprese artigiane ancora in difficoltà

Ancora difficoltà per l’artigianato piemontese nel primo semestre del 2011: lo rileva un’indagine dell’assessorato regionale alle Attività produttive, che segnala “il permanere di forti difficoltà, dove crisi dei mercati e limiti strutturali delle aziende si combinano dando vita ad una spirale di effetti negativi”.

A livello generale, il giudizio degli artigiani sull’andamento dell’economia resta improntato alla cautela, con un peggioramento delle aspettative dal secondo semestre del 2010 a quello successivo (-7 punti da -0,4). Se le costruzioni beneficiano di un saldo positivo tra ottimisti e pessimisti (+6,8%), nella manifattura la ripresa non si consolida (-1%), mentre per i servizi la condizione resta critica (-9,1%).

Con un maggiore livello di dettaglio, nel primo semestre 2011 i principali indicatori rimangono negativi: il fatturato migliora, ma si ferma a -14,8% dal precedente -18,3%; l'occupazione registra -2,6 punti, recuperando dal -9,2% del secondo periodo del 2010; gli investimenti, che avevano mostrato segnali di ripresa a partire dal secondo semestre 2009, si ridimensionano e, dalla fine del 2010 alla prima metà dell'anno successivo, passano dal 26,5% al 21,1%.

Sul versante territoriale, la situazione più critica permane nella provincia di Torino: i saldi aumento-diminuzione della domanda sono infatti in discesa (da -20 a -27 punti), così come il giudizio sull’economia regionale. La provincia del capoluogo é anche quella dove si è investito di meno (appena il 15,1% delle imprese). La situazione è analoga nelle altre province con l’unica eccezione di Novara, ottimista sull’andamento dell’economia (+1,9% il saldo) e sul fatturato (+2,2%).

redazione

25 maggio 2011