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Al lavoro su sblocco pagamenti PA e patto di stabilità

Con l’intervento all’assemblea annuale di Confcooperative, tenutasi il 17 giugno a Torino, il presidente della Regione, Roberto Cota, ha voluto “testimoniare l’apprezzamento per il ruolo e l’importanza della struttura cooperativa piemontese, che il governo regionale cerca di evidenziare in tutti i provvedimenti che adotta. Questo sentimento di amicizia e di supporto deriva anche dall’importante funzione sociale che il sistema cooperativo svolge oggi, ha svolto nel passato e che svolgerà in futuro, soprattutto in quelli che sono i momenti di crisi”.

“Fin dall’inizio del mandato - ha aggiunto Cota - la Giunta ha sviluppato un’azione a sostegno del lavoro, dell’occupazione e del rilancio dell’economia piemontese, sempre con il confronto e il supporto del mondo economico-sociale del territorio. Questo perché la nostra politica non è ideologica, ma soltanto nell’interesse dei piemontesi. Oggi c’è bisogno di fatti, di fare squadra e di remare tutti nella stessa direzione. Le misure messe in campo dalla Regione testimoniano questo. Prima un Piano lavoro, poi un Piano competitività e ora un Piano giovani, che abbiamo già in parte elaborato e per cui ci sarà una riunione operativa ai primi di luglio con le categorie ed associazioni interessate come la vostra. Questi piani vanno a razionalizzare tutte le risorse per destinarle ad iniziative di supporto alla produzione e al lavoro. In questo Paese occorre dare un po’ di sostegno a chi fa le riforme fiscali. Noi, ad esempio, abbiamo dato segnali importanti, come sull’Irap regionale, che in determinati casi non si paga”.

Il presidente ha infine ricordato “l’altra grande battaglia sulla sburocratizzazione” e che “a breve modificheremo la legge urbanistica: per licenziare i piani regolatori la Regione dovrà darsi un termine di tempo congruo, ma perentorio. Basta coi piani regolatori che stanno 5 o 6 anni in Regione. Su questi temi dovrete sostenerci, perché ogni qual volta si cerca di rivoluzionare lo status quo, anche se oggettivamente ingiusto e sbagliato, si alzano sempre pretestuose polemiche. Un altro tema fondamentale che voi avete giustamente sollevato è legata al pagamento dei fornitori. Noi abbiamo organizzato un meccanismo insieme a Finpiemonte proprio per risolvere la questione. Siamo poi al lavoro su un altro problema: quello del Patto di stabilità. Sbloccare le maglie del Patto vuol dire anche consentire agli enti locali virtuosi di mettere in campo un po’ di lavoro e di supportare quello che è il sistema produttivo locale. Noi abbiamo richiesto politicamente un’attenuazione del Patto, a cui abbiamo affiancato un Patto di stabilità regionale che ha consentito già per il 2010 delle compensazioni rispetto agli enti locali, tant’è che siamo riusciti ad accontentare il 94% delle amministrazioni. Sbloccando delle risorse riusciremo a fare ancora di più rispetto al 2011, ma non posso anticipare troppe cose, anche perché su questo fronte dobbiamo e vogliamo concordare gli interventi con gli enti locali interessati”.

redazione

27 giugno 2011