Contenuto principale

archivio diario

Il marchio "Ospitalità italiana" anche ai rifugi alpini

L'intervento dell'assessore Ravello al convegnoIl Piemonte sarà la prima Regione italiana a dotare anche i rifugi escursionistici e alpini di un proprio marchio di qualità “Ospitalità italiana”, che ne certificherà l’attenzione dal punto di vista ambientale, ma anche di valorizzazione del territorio e di diffusione della cultura di montagna. Il rilascio delle prime certificazioni ufficiali è previsto entro l’estate 2011 e una volta testato in Piemonte il marchio potrà essere esteso al resto dell’Italia.

Presentato il 26 gennaio presso il Museo di Scienze Naturali di Torino nel corso di un convegno sul progetto transfrontaliero Italia-Svizzera V.E.T.T.A. (“Valorizzazione delle Esperienze e dei prodotti Turistici Transfrontalieri delle medie e Alte quote”), di cui la Regione Piemonte è capofila per l’Italia, il progetto è nato nell’ambito di questa sinergia transfrontaliera ed è frutto di un accordo siglato dalla Regione in collaborazione con l’Università di Torino-Dipartimento di Scienze merceologiche e l’Isnart, ovvero l’Istituto nazionale ricerche yuristiche delle Camere di Commercio già titolare del marchio “Ospitalità italiana” rivolto fino ad oggi ad alberghi, ristoranti, agriturismo, bed&breakfast, campeggi e stabilimenti balneari (324 strutture certificate in Piemonte: 14 ad Alessandria, 21 ad Asti, 11 a Biella, 82 a Cuneo, 33 a Novara, 85 a Torino, 17 a Vercelli, 61 nel VCO)

Una prima versione del marchio per i rifugi escursionistici ed alpini, al momento non ancora disponibile a livello nazionale, è stata testata in via sperimentale, nell’ambito del progetto V.E.T.T.A. e con la collaborazione del CAI Piemonte, durante la stagione estiva 2010 in 6 rifugi del Verbano Cusio Ossola (Castiglioni, Città di Arona, San Bernardo, Alpe il Laghetto Bognanco, Città di Novara e Andolla) tutti collocati su alcuni sentieri storici del territorio (Simplon Fletschhorn Trekking, Via dei Torchi e dei Mulini, Tour dei Minerali).

“I rifugi di montagna rappresentano non solo un patrimonio storico straordinario - dichiara Alberto Cirio, assessore regionale al Turismo - ma anche una ricettività alternativa di grande valore turistico e culturale. Dal 2000 ad oggi i pernottamenti in queste strutture sono più che raddoppiati, passando da 18.300 ad oltre 45.000. Quindi è importante garantire anche i rifugi alpini con un marchio che dia ai turisti una garanzia riconosciuta di qualità, grazie all’impiego di prodotti locali ma anche per un alto livello di sicurezza e igiene, accessibilità e attenzione all’ambiente”.

“Il turismo è una risorsa vitale per il presente e il futuro delle nostre montagne - osserva l’assessore regionale alla Montagna, Roberto Ravello - C’è un trend crescente di persone che scelgono di vivere una vacanza incontaminata e a contatto strettissimo con la natura. Tendenza che si ripercuote fortemente anche sulle modalità di pernottamento scelte I rifugi alpini sono, senza dubbio, tra le locations più indicate per questo tipo di pubblico e il Piemonte sarà la prima Regione in Italia a garantire strutture d’eccellenza. Ricordo infatti che, sempre nell’ambito del progetto V.E.T.T.A, abbiamo recentemente avviato un’indagine sulle strutture ricettive d’alta quota volta ad analizzarne dotazioni strutturali, impiantistica, servizi offerti ai turisti e fornire a proprietari e gestori delle strutture utili indirizzi per migliorarne la gestione anche sotto il profilo della compatibilità ambientale”.

26 gennaio 2011