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Nucleare, continua la dismissione degli impianti

Stato dei programmi e delle attività di messa in sicurezza e disattivazione degli impianti di Saluggia e Trino, reimpiego dell’impianto di Bosco Marengo, compensazioni a favore dei Comuni sono i principali temi affrontati nel corso del Tavolo della trasparenza nucleare, riunitosi il 24 febbraio a Saluggia, presso il Centro Incontri dell’Enea, su iniziativa dell’assessore regionale all’Ambiente, Roberto Ravello.

Nel corso dell’incontro Sogin, la società pubblica che gestisce lo smantellamento degli impianti nucleari italiani in dismissione, ha riferito sullo stato dei lavori in Piemonte e illustrato il programma delle attività di decommissioning, le cui principali operazioni riguardano: il mantenimento in sicurezza delle strutture; l’allontanamento del combustibile; la decontaminazione e lo smantellamento degli impianti; la gestione dei rifiuti radioattivi. Il programma di allontanamento del combustibile nucleare dal Piemonte, iniziato a febbraio 2011 dal deposito Avogadro di Saluggia, si concluderà nel 2012 con l’allontanamento del combustibile dalla centrale di Trino.

In particolare: nell’Eurex di Saluggia è stata demolita la torre piezometrica ed è entrato in funzione il nuovo sistema di approvvigionamento idrico, con la chiusura e la definitiva dismissione dei vecchi pozzi, è stato aggiudicato l’appalto per la costruzione del deposito temporaneo D2, il cui cantiere sarà presto aperto, sono in corso le operazioni di messa a punto del sistema per la caratterizzazione di 3000 contenitori di rifiuti radioattivi solidi; nella centrale di Trino è stata completata la progettazione dell’impianto di ossidazione a umido (wet oxidation) per il trattamento delle resine radioattive, sono in corso i lavori di rimozione dei sistemi non contaminati della zona controllata e le attività per la messa in esercizio del sistema di ventilazione dell’edificio reattore; nelle Fabbricazioni Nucleari di Bosco Marengo sono terminate le attività di smantellamento del ciclo produttivo e del laboratorio chimico, mentre per il futuro reimpiego Sogin ha annunciato la presentazione di un progetto per la trasformazione del sito in un centro di eccellenza tecnica per analisi ambientali, chimiche, tossicologiche e radioprotezionistiche, dotato di sei laboratori, che sarà avviato nel 2012, supporterà le attività di decommissioning e sarà aperto alla collaborazione con il mondo universitario e i centri di ricerca nazionali e internazionali di settore, garantendo al territorio nuova occupazione.

“L’incontro - ha dichiarato al termine l’assessore Ravello - non solo testimonia la professionalità e l’impegno con i quali Sogin porta avanti le attività di decommissioning, che avvengono nel rigoroso rispetto della normativa a garanzia della sicurezza dei lavoratori, dei cittadini e dell’ambiente, ma è occasione per ribadire la volontà di questa amministrazione di voler accorciare la distanza spesso percepita tra i diversi livelli istituzionali, da qui la scelta di incontrarsi a Saluggia. Sono inoltre particolarmente orgoglioso di annunciare che ciò che fino ad oggi è stato spesso percepito come un problema ed una criticità per il territorio, e parlo della presenza degli impianti nucleari, ora potrà trasformarsi in una preziosa risorsa. Mi riferisco alla futura riconversione dell'impianto di Bosco Marengo in un centro di laboratori per analisi radiologiche ed ambientali. Una grande opportunità occupazionale, sia in termini quantitativi, che qualitativi vista la presenza di alte professionalità di cui il centro necessiterà per svolgere i propri studi”.

25 febbraio 2011