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Farmaci equivalenti: la Regione paga la differenza

La Regione Piemonte, tra le prime in Italia, ha deciso di intervenire a favore dei cittadini facendosi carico dell’eventuale differenza tra il prezzo del farmaco equivalente reperibile e quello massimo di rimborso stabilito dalla lista di trasparenza dell’Aifa.

Applicando la cosiddetta “clausola di salvaguardia”, ha stabilito che, in caso di momentanee carenze nella distribuzione dei farmaci equivalenti, al fine di evitare che sia il cittadino a dover pagare la differenza di prezzo, per ora il farmacista consegni all’assistito il medicinale al costo più basso disponibile, senza ulteriori aggravi.

Per l’assessore alla Tutela della Salute e Sanità si tratta di un’iniziativa importante, assunta tempestivamente a tutela dei piemontesi, in attesa che la situazione si definisca a livello nazionale.

L'Aifa, Agenzia italiana del farmaco, ha pubblicato di recente la lista di trasparenza dei medicinali a brevetto scaduto, che annota prezzi fortemente ridotti in applicazione della legge 122/2010. Al momento, molti medicinali equivalenti non sono reperibili sul mercato con il prezzo conforme alle nuove disposizioni.


sbuosi

27 aprile 2011