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Al via le Commissioni per la terapia del dolore e le cure palliative

Al via i lavori delle Commissioni regionali di coordinamento della rete di terapia del dolore e delle cure palliative, che si sono insediate rispettivamente il 12 e il 18 aprile.

La Regione Piemonte, da sempre attenta alla “malattia del dolore” e alle cure di fine vita, è stata la prima in Italia a recepire la legge n.38 del 15 marzo 2010 sulle disposizioni per garantire l’accesso a questi trattamenti. Con l’elevato profilo scientifico che si è voluto dare a entrambe le Commissioni, conferma la propria volontà di essere riferimento nazionale. Il coinvolgimento di esponenti di chiara fama in ambito ospedaliero, territoriale ed universitario mette insieme la pratica clinica alla didattica e alla ricerca di soluzioni avanzate contro il dolore e per un adeguato trattamento di fine vita.

Per quanto riguarda la terapia del dolore, la Commissione si occuperà della tutela del diritto del cittadino attraverso l’organizzazione in rete dei servizi. Sarà avviata immediatamente una verifica capillare delle attività esistenti, che sarà il punto di partenza per la realizzazione del progetto ministeriale che mira a un modello integrato nel territorio, nel quale il livello assistenziale viene scomposto in tre nodi complementari: il centro di riferimento di terapia del dolore (Hub), l’ambulatorio di terapia antalgica (Spoke) e il presidio territoriale con competenze di terapia antalgica gestito da un team di medici di medicina generale con specifico percorso di formazione. In questo modo i cittadini potranno essere curati prima e meglio dal loro medico di base e saranno indirizzati ai centri specialistici in relazione alla complessità del caso.

La Commissione per le cure palliative ha invece il compito, tra gli altri, di formulare proposte all’Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità per la concreta realizzazione della rete regionale tramite l’elaborazione di specifici progetti sulla base delle necessità e del fabbisogno sul territorio delle singole aziende sanitarie regionali. Inoltre, dovrà fornire la consulenza e il supporto tecnico necessari alle Asl nella realizzazione delle reti locali e nella valutazione delle loro attività, attraverso l’applicazione di quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale.

sbuosi

19 aprile 2011