Contenuto principale

archivio diario

Raccolta differenziata: Novara prima provincia

È Novara la provincia che differenzia più rifiuti in Piemonte, con una percentuale del 71%. Lo attestano i dati 2009 raccolti dal Sistema Informativo Regionale Rifiuti (SIR), che ogni anno rileva le quantità di rifiuti differenziati e indifferenziati raccolte nei vari Comuni.

I dati evidenziano che la produzione di rifiuti urbani, a livello piemontese, è stata di 2.236.633 tonnellate e che continuano a diminuire i rifiuti avviati allo smaltimento (1.126.000 t) a vantaggio della raccolta differenziata (1.108.000 t.), che ha ormai raggiunto il 49,6%. In particolare, ogni abitante piemontese produce annualmente circa 503 kg di rifiuti, di cui 249,3 raccolti in modo differenziato e avviati a recupero e 253,3 avviati a smaltimento sostanzialmente in discarica. Rispetto al 2000, in cui l’85% dei rifiuti urbani aveva come destinazione lo smaltimento e solo il 15% dei rifiuti era avviato al recupero, sono stati compiuti notevoli miglioramenti grazie soprattutto all’impegno dei cittadini.

Tra le province piemontesi non è da meno anche Biella che, in fatto di raccolta differenziata, ha guadagnato quasi 9 punti percentuali rispetto al 2008 passando da 41,7 a 50,6 t. Vercelli resta invece il fanalino di coda, ancora sotto il 30%. Sostanziale stabilità infine per le altre province, nelle quali gli aumenti nella percentuale di differenziata sono ai risultati degli scorsi anni. Tra i Comuni spicca Barone Canavese, il più virtuoso del Piemonte con l’87,1% di raccolta differenziata. Particolarmente positivo è il dato della città di Novara che, con il suo 71,3% è l’esempio di come un Comune, unitamente ai cittadini, possa raggiungere gli obiettivi prefissati.

L’assessore regionale all’Ambiente, Roberto Ravello, lo giudica “un risultato più che soddisfacente, tanto più rilevante se si pensa che nel 2005 Novara sfiorava appena il 51%. Le politiche di gestione del ciclo dei rifiuti non possono prescindere dalla raccolta differenziata ed essere tra le Regioni più virtuose significa che il percorso intrapreso è positivo. Ritengo fondamentale un impegno congiunto di tutti gli operatori del settore e delle amministrazioni locali affinché il dato della raccolta differenziata si avvicini sempre più a quello di effettivo riutilizzo del rifiuto. Essenziale è inoltre che nelle fasi di raccolta differenziata si limitino i disagi per i cittadini, grazie al cui impegno è stato possibile raggiungere questi risultati; in particolare, la raccolta porta a porta non deve essere troppo invadente e penalizzante rispetto alle abitudini degli utenti”.

28 settembre 2010