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Recuperare competitività e creare occupazione

“Con questa iniziativa diamo, con uno sforzo economico totale di 25 milioni di euro, un’importante opportunità alle nostre aziende per la qualificazione e il rafforzamento del sistema economico piemontese perseguendo tre finalità principali: salvaguardare l’occupazione, stimolare la creazione di nuovi posti di lavoro, creare le condizioni favorevoli per la ripresa produttiva”: l’assessore allo Sviluppo economico, Massimo Giordano, commenta così l’approvazione definitiva della misura denominata “Più Sviluppo”.

L’obiettivo è qualificare e rafforzare tutti i settori del sistema produttivo piemontese, con particolare riferimento al manifatturiero e ai servizi alla produzione, sostenendo tutte le realtà economico-imprenditoriali che abbiamo una stabile organizzazione in Piemonte, al fine di consentire loro di recuperare posizioni sul mercato e di creare occupazione.

“Rispetto ad altri strumenti del Piano straordinario per l’occupazione - precisa Giordano - questa misura si rivolge alle realtà già esistenti e stabili in Piemonte con almeno un’unità produttiva, operativa o di ricerca. Diamo sostegno a progetti di investimenti che, per dimensione finanziaria e complessità nelle procedure, non sarebbero altrimenti finanziabili con i bandi in vigore”.

La misura “Più Sviluppo” è suddivisa in due diversi assi di intervento: 10 milioni per investimenti iniziali e/o aggiuntivi di imprese per un importo di almeno 6 milioni; progetti di ricerca e sviluppo i cui costi ammissibili per impresa siano superiori a 3 milioni di euro e siano non altrimenti agevolabili con gli altri strumenti regionali. Le aziende interessate a quest’ultimo tipo di finanziamenti possono già visionare il bando. La natura dell’aiuto, per tutte e due le tipologie di intervento, sarà un contributo a fondo perduto (piccole, medie e grandi imprese e organismi di ricerca) e/o un finanziamento agevolato (solo piccole e medie imprese). L’ente gestore è Finpiemonte, che effettuerà controlli anche presso i soggetti allo scopo di verificare lo stato di attuazione degli investimenti e delle spese che beneficiano dell’agevolazione, il rispetto degli obblighi e dei vincoli, i requisiti di accesso.

“E’ importante specificare - rileva l’assessore - che nel caso dei progetti di ricerca le proposte devono avere prevalenti ricadute nel territorio piemontese in termini di investimenti e successiva produzione di beni derivanti dall’attività stessa. Altra caratteristica è l’utilizzo di una procedura di approvazione dell’aiuto negoziata con l’impresa, anche al fine di ottenere maggiori garanzie circa l’incremento o il mantenimento dei livelli occupazionali”.

27 ottobre 2010