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La pietanza non avanza - Gusta il giusto, dona il resto

Da gennaio i cibi rimasti integri e inutilizzati nelle mense delle scuole torinesi non rischieranno più di finire nei cassonetti dei rifiuti, ma verranno destinati a chi ha bisogno di un pasto caldo grazie alla realizzazione del progetto sperimentale “La pietanza non avanza - Gusta il giusto, dona il resto”.

L’iniziativa, promossa e finanziata dall’assessorato all’Ambiente della Regione Piemonte, in collaborazione con la direzione regionale Sanità, il Comune di Torino, l’Associazione Banco Alimentare del Piemonte e la ditta Compass Group, si concluderà a fine anno scolastico e coinvolgerà nella prima fase di sperimentazione cinque scuole torinesi: la “Antonelli” di via Vezzolano 20, la “Aurora” in via Cecchi 16, la “Fontana” di via Buniva 19, la “Spinelli” in via San Sebastiano Po 6 e l’istituto “Gozzi” in via Gassino 13, per un totale di circa 1500 pasti al giorno. I pasti non distribuiti nelle mense saranno ritirati dai volontari del Banco Alimentare e consegnati agli asili notturni Umberto I di Torino, dove verranno distribuiti ai bisognosi che lì si rivolgono giornalmente.

Il progetto, frutto di un accordo sulla gestione sostenibile dei servizi di ristorazione scolastica sottoscritto da tutti i soggetti partecipanti all’iniziativa, intende non solo promuovere un consumo consapevole del pasto per una corretta crescita degli alunni attraverso un’educazione agli sprechi, ma ha anche l’ambizione di diminuire la produzione dei rifiuti delle mense attraverso il ritiro, il trasporto e la conservazione dei pasti nel rispetto delle norme igienico-sanitarie e sostenere gli enti assistenziali.

Con la sottoscrizione dell’accordo che avvia la fase sperimentale la Regione aderisce alla Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti, campagna di comunicazione ambientale promossa dall’Unione europea per promuovere tra i cittadini una maggiore consapevolezza sulle eccessive quantità di rifiuti prodotti, in programma dal 20 al 28 novembre.

“Un’iniziativa contro gli sprechi in un momento di crisi, ma anche un messaggio educativo forte di solidarietà - l’ha definita l’assessore regionale all’Ambiente, Roberto Ravello, durante la presentazione dell’iniziativa svoltasi il 25 novembre nel palazzo della Regione - Ci è sembrato doveroso sostenere questo progetto, con un investimento di circa 40mila euro tra fondi regionali e una piccola parte di finanziamenti europei. Un percorso che ha come obiettivo non solo diminuire la quantità di rifiuti prodotti attraverso la diffusione di buone pratiche, ma anche riuscire a trasformare lo spreco in risorsa e sostenere le associazioni che operano a favore di chi si trova in difficoltà”.

25 novembre 2010