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Una rete di assistenza per persone in stato vegetativo

Sarà attiva in Piemonte una rete assistenziale per le persone in stato vegetativo e in stato di minima coscienza, con la creazione di posti letto dedicati dove i pazienti potranno essere ricoverati e adeguatamente seguiti.

La delibera approvata il 22 marzo dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alla Tutela della salute e Sanità parte dalla constatazione di come l’incidenza di queste patologie sia in graduale crescita in tutti i Paesi occidentali, di pari passo con i progressi della scienza medica e in particolare con l’evoluzione delle tecniche rianimatorie. Secondo i dati di un censimento effettuato dall’assessorato presso tutte le aziende sanitarie, nel 2009 in Piemonte si registravano 234 casi complessivi, di cui 147 persone in stato vegetativo e 87 in stato di minima coscienza, con una prevalenza estremamente bassa nella popolazione pediatrica (1%). La causa scatenante più frequente è quella vascolare (44%), seguita da quella traumatica (29%).

L’aspettativa di vita è in progressivo aumento e oggi arriva anche oltre i 10-15 anni dell’evento acuto. Per questo, la Regione ha deciso di definire un modello di percorso clinico, articolato su tre livelli: istituzione presso l’ospedale di Carmagnola di un nucleo di valutazione regionale con compiti di supporto per la diagnosi, che si presenta in genere difficile e di raro riscontro; creazione per il trattamento della fase di post-acuzie di apposite Unità stati vegetativi destinati alla presa in carico precoce di persone provenienti da reparti di terapia intensiva con esiti di gravi celebrolesioni acquisite caratterizzati dal perdurare dello stato vegetativo oltre la quarta settimana dal momento acuto (le prime due avranno sede nell’ospedale di Carmagnola e nel presidio “Sant’Antonio” di Caraglio); introduzione, per la fase della cronicità, di Nuclei stati vegetativi e Nuclei alta complessità neurologica in strutture socio-sanitarie o case di cura accreditate. Per i casi di sospetta Locked-in Syndrome (situazione con assoluta immobilità ad eccezione di quella oculare, con coscienza e sensibilità conservata) viene individuato un apposito Centro esperto presso il SS. Trinità di Fossano.

22 marzo 2010