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Risorse per lavoro, sanità, case, nuovi insegnanti

Risorse certe a favore dell’occupazione, investimenti nell’edilizia sanitaria, nella viabilità e nei trasporti, contenimento della spesa sanitaria, assunzione di nuovi insegnanti, finanziamento del Piano casa sono alcune delle misure contenute nell’assestamento al bilancio di previsione 2010, approvato il 30 luglio dal Consiglio regionale.

"Continuiamo così - commenta il presidente della Regione, Roberto Cota - nell’azione di rimessa in carreggiata del bilancio regionale e nella realizzazione del programma di rilancio del Piemonte".

La misura introduce variazioni per 242,5 milioni di euro che portano al pareggio di bilancio di 12,145 miliardi al netto delle partite di giro. Le risorse sono state ottenute attraverso un aumento dei mutui per circa 170 milioni, dalla collocazione del maggior avanzo 2009 per 3 milioni e da aumenti di entrate nette per 69,5 milioni.

“Con grande impegno e con grande senso di responsabilità - rileva l’assessore al Bilancio, Giovanna Quaglia - la Giunta Cota ha approvato nell’arco di tre mesi prima il bilancio di previsione e poi il bilancio di assestamento, con l’obiettivo di rispondere concretamente alle necessità più urgenti del Piemonte. Diamo con questo documento un segnale ben preciso: le emergenze non si affrontano scrivendo il libro dei sogni, ma con la certezza delle risorse. La gestione precedente, da cui abbiamo ereditato molte criticità, ci ha costretto a una forte razionalizzazione delle spese, necessarie per il rilancio dell’occupazione e dell’economia piemontese e mantenere fede agli impegni presi”.

A partire dai 40 milioni per l’avvio di alcune misure del Piano straordinario per l'occupazione. “Risorse - ricorda Quaglia - che serviranno a finanziare in particolare il contratto di insediamento, l’innovation voucher, gli strumenti per il rafforzamento del sistema delle pmi piemontesi, le attività per la promozione all'estero delle nostre realtà industriali. Ulteriori tre milioni sono destinati agli incentivi per aziende cooperative”. Sempre per l’area lavoro. l’assestamento prevede un ulteriore incremento di 36,8 milioni per l’istruzione, gli incentivi alle imprese per le assunzioni, il sostegno del sistema della formazione professionale e del microcredito.

Alla sanità vengono assegnati 55 milioni aggiuntivi: 30 per investimenti di edilizia sanitaria, i restanti per indennizzi ai soggetti danneggiati da trasfusioni, il finanziamento dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale, la vigilanza dell’applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, la prevenzione veterinaria e il monitoraggio delle prestazioni residenziali e semiresidenziali degli anziani.

L’assestamento comprende inoltre un milione per la valorizzazione del sistema culturale, 600.000 euro per le società di mutuo soccorso, 4 milioni per le piccole opere dei Comuni, 5 milioni aggiuntivi alla viabilità e sicurezza stradale, 8 milioni per i Consorzi socio-assistenziali (a questo proposito, l’assessore osserva che “si dimostra l’infondatezza delle accuse demagogiche e strumentali che ci vengono rivolte: attraverso i piani di rientro delle Asl e con il blocco del turnover abbiamo finalmente messo un freno alla spesa sanitaria, senza che i necessari risparmi di spesa possano in alcun modo riversarsi sui servizi sanitari a i cittadini. Nella Giunta Cota la realtà sociale piemontese trova così un interlocutore attento”).

Forte anche l’impegno nel settore scolastico, grazie agli oltre 10 milioni che, sottolinea Quaglia, “saranno destinati all’assunzione di nuovi insegnanti per salvaguardare le scuole di montagna, per intervenire nelle situazioni di gravi carenze di docenti, per garantire il cosiddetto tempo scuola ed il sostegno alla disabilità”.

Per quanto riguarda il Piano casa, è stato inoltre messo in atto un programma finanziario pluriennale che permette di garantire risorse certe all’edilizia sociale: ai 56 milioni del 2010 se ne aggiungono 78 milioni per il 2011 e 99 milioni per il 2012. In aggiunta alle risorse proprie, verranno utilizzate quelle disponibili ma non utilizzate già trasferite dallo Stato alla Regione e quelle trasferite fino al 2019 sulla base di accordi di programma di edilizia residenziale pubblica. “Con questa programmazione - sostiene l’assessore - si riesce a fronteggiare gli impegni, anche quelli assunti ma non completati durante la precedente legislatura, rispondendo in maniera il più possibile puntuale all’emergenza abitativa”.

Infine, con le reimpostazioni di fondi statali, ulteriori 124 milioni saranno destinati alla realizzazione di opere pubbliche, investimenti e sostegno all’occupazione.

30 luglio 2010