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Cooperative e pulizia nelle scuole

La Regione si attiverà per risolvere il problema delle cooperative sociali di tipo B che lamentano forti disagi a causa della riduzione del 25% delle spese per le forniture dei servizi di pulizia applicata dal Ministero dell’Istruzione con una circolare del dicembre 2009.

L’impegno è stato assunto dagli assessori regionali Elena Maccanti e Alberto Cirio, che il 7 giugno hanno ricevuto una delegazione di lavoratori e di rappresentanti sindacali della categoria, secondo i quali “rischiano di perdere il posto di lavoro nelle scuole piemontesi circa 2.000 soggetti svantaggiati che, se non potranno più andare a lavorare e pagare regolarmente le tasse, ricadranno sui servizi sociali e diventeranno un costo per la società”.

“Purtroppo l’applicazione di questa circolare - ha detto Maccanti - rischia di penalizzare particolarmente il Piemonte che, a differenza di altre Regioni italiane, può contare su una realtà di cooperazione sociale di tipo B molto particolare. Non dobbiamo dimenticare che, nonostante le cooperative piemontesi riescano ad assumere fino al 55% di lavoratori svantaggiati, ad oggi lavorano con contratti in proroga attuando ribassi che in alcuni casi arrivano al 36%. Tagliare un ulteriore 25% significa metterli definitivamente in ginocchio”.

“Fino a quando - ha aggiunto Cirio - l’istruzione non sarà di competenza esclusiva della Regioni sarà difficile intervenire concretamente per risolvere il problema. Quello che la Regione fin da subito si impegna a fare è attivarsi presso il Ministero proponendo uno stralcio dell’applicazione della circolare, in virtù della particolare realtà piemontese, in cui da anni si lavora con politiche attive a favore dei soggetti svantaggiati”.

“Nel frattempo - hanno concluso Cirio e Maccanti - sarà utile attivare un confronto tra tutti gli attori chiamati in causa, al fine di monitorare costantemente il problema e per individuare soluzioni condivise”.

07 giugno 2010