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Calcolare il tasso alcolemico con il cellulare

C’era anche l’assessore regionale ai Trasporti, Barbara Bonino, alla presentazione della campagna “Divertiti responsabilmente”, organizzata da Diageo in collaborazione con l’Aci e il patrocinio del Ministero della Gioventù e che in Piemonte farà tappa il 25 giugno al Cacao di Torino e il 26 all’Evita di Cavallermaggiore.

Bonino ha giudicato in modo positivo l’applicazione Date, scaricabile gratuitamente sui modelli più diffusi di cellulari e smartphone per calcolare il proprio tasso alcolemico, il cui utilizzo è stato illustrato in un video dal ministro Giorgia Meloni: “Si tratta sicuramente di un veicolo di informazioni più efficace delle tabelle affisse nei locali. Diageo ha avviato un’iniziativa importante, perché il problema dell’approccio al consumo di alcol da parte dei giovani è centrale. Lo dimostrano le più recenti indagini statistiche condotte sul nostro territorio. Non solo è in aumento il consumo di alcolici nei ragazzi fra i 18 e i 24 anni, e all’interno di questa categoria sta crescendo in maniera rilevante la componente femminile, ma a preoccupare soprattutto è l’abuso che ne viene fatto. Cresce il numero di soggetti considerati a rischio, che assumono ingenti quantità di alcolici in determinati giorni della settimana, solitamente il venerdì o il sabato sera. E molti di essi rappresentano un pericolo, perché in spregio alle leggi si mettono irresponsabilmente alla guida dopo aver ingerito vari drink”.

Di qui la necessità di insistere con le campagne di sensibilizzazione e al contempo irrigidire controlli e sanzioni. “I ragazzi, e gli automobilisti in generale, devono essere responsabilizzati sui rischi che comporta l’assunzione di alcol, non solo per la propria incolumità, ma anche per quella degli altri - ha aggiunto Bonino - I nostri giovani devono capire che la vita è fatta non solo di diritti, ma anche di doveri e per questo è importante anche insistere sul lato del rispetto delle leggi e della relativa fermezza e certezza delle sanzioni. E nell’ambito delle iniziative per la sensibilizzazione sicuramente un posto di rilievo spetta a chi produce o somministra alcolici”.

Sensibilizzazione sì, ma senza demonizzazione. “Non bisogna scivolare in atteggiamenti bacchettoni e moralisti - ha precisato l’assessore - Un buon bicchiere di vino o di grappa o di birra fa parte della nostra tradizione. E le nostre produzioni, le etichette nazionali e piemontesi, sono fra le più rinomate al mondo e costituiscono un settore rilevante per l’economia, che va tutelato. Si deve quindi insegnare il principio che un alcolico va degustato e apprezzato per le sue qualità organolettiche, ma non può rappresentare un metodo facile e veloce per liberarsi dei propri freni inibitori e raggiungere un’illusoria felicità”.

redazione

23 giugno 2010