Istituzione di appartenenza Regione Piemonte
archivio diario
- Documentazione:
- La classificazione sismica dei Comuni piemontesi (0kb)
- La cartina del Piemonte con la nuova classificazione (0kb)
- Note esplicative (0kb)
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Zone sismiche: nuova mappatura del Piemonte
La Giunta regionale ha aggiornato e adeguato l’elenco delle zone sismiche del Piemonte.
Il provvedimento proposto dagli assessori alle Opere pubbliche e Difesa del suolo, Daniele Borioli, e alla Protezione civile, Luigi Sergio Ricca, comprende la riclassificazione di tutto il territorio con vincoli diversi a seconda della pericolosità. Inoltre, i Comuni sono suddivisi, sulla base di uno studio realizzato dal Politecnico di Torino in collaborazione con il centro di competenza Eucentre di Pavia, in due zone: livello tre, a basso rischio sismico, in cui rientrano 409 Comuni: 115 nella provincia di Alessandria, 135 di Cuneo, 126 nella provincia di Torino (compresi i 40 prima a media pericolosità) e 29 in quella di Verbania; livello quattro, a rischio molto basso, per gli altri 797.
Sono anche entrate definitivamente in vigore le nuove norme tecniche per le costruzioni, che definiscono i principi generali per il progetto, l’esecuzione ed il collaudo e forniscono i criteri generali di sicurezza a tutela della pubblica incolumità. Tali norme si applicano indistintamente a tutte le costruzioni, indipendentemente dalla zona di classificazione sismica in cui sono edificate. E’ da ritenersi concluso il periodo transitorio durante il quale era consentito alle Regioni di non introdurre la progettazione antisismica in zona 4.
“In questo modo - osservano Borioli e Ricca - la Regione aumenta i livelli di protezione contro il rischio sismico, sensibilizza i progettisti al rispetto delle prescrizioni in zona sismica, crea l’abitudine a pensare a specificità progettuali antisismiche a sostegno del lavoro dei costruttori e non solo in funzione delle autorizzazioni”.
La riclassificazione si è resa necessaria per garantire un’azione di controllo e mantenere elevati standard in materia di sicurezza e pubblica incolumità che rispondano ai requisiti nazionali. Nei Comuni classificati attualmente in zona 3 si mantengono le procedure di deposito del progetto e le modalità operative in atto, variando le percentuali di applicazione dei controlli, mentre particolare attenzione si è posta per le costruzioni strategiche e rilevanti. Pur mantenendo per tutte l’obbligo della dichiarazione di asseveramento del progettista sul rispetto delle prescrizioni della normativa antisismica, viene ritenuto opportuno, anche se sono zone a bassa sismicità, intensificare i controlli sul progetto e sulla costruzione, ai fini del rispetto della normativa tecnica, campionando una percentuale non inferiore al 40% delle opere da realizzare in zona 3 e non inferiore al 5% per quelle in zona 4.
vpippo
20 gennaio 2010