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Un'agenzia contro tutte le discriminazioni

Alla vigilia del Diversity Day, meeting rivolto agli operatori pubblici e privati che si dedicano a contrastare le discriminazioni che si è svolto il 29 gennaio nel Sermig di Torino, via libera alla costituzione dell’Agenzia regionale contro le discriminazioni basate sul genere, l’origine etnica e la nazionalità, la religione, l’età, la disabilità, le convinzioni personali, l’orientamento sessuale.

Partner in questo percorso è l’Unar, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali del dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri, con il quale la Regione ha sottoscritto un protocollo di Intesa per collaborare con il numero verde nazionale, monitorare a livello locale il fenomeno nelle sue varie forme e costruire una rete territoriale di intervento.

“Il Piemonte - dichiara la presidente Mercedes Bresso - è tra le prime Regioni italiane a recepire le disposizioni dell’Unione Europea che, dal 1° dicembre 2009 ha fatto entrare a pieno titolo il principio di non discriminazione nell’ordinamento europeo e italiano deliberando l’ingresso della Carta dei Diritti fondamentali nei documenti istitutivi dell’Unione. La nascita dell’Agenzia regionale antidiscriminazioni rappresenta una tappa importante del percorso che, da tempo, abbiamo avviato per la tutela dei diritti e delle pari opportunità, sia sul fronte normativo con un disegno di legge approvato dalla Giunta e ora all’attenzione del Consiglio, che con le numerose azioni realizzate sul campo e culminate con Melting Box”.

“Attiveremo un gruppo di lavoro per predisporre in modo condiviso un piano regionale, come già fatto per il contrasto alla violenza sulle donne - annuncia Giuliana Manica, assessore alle Pari Opportunità della Regione - Lanceremo anche un bando da 260mila euro per la costituzione di un centro locale antidiscriminazione in ogni provincia e, in attesa che l’agenzia venga insediata, tramite l’Ires coordineremo le ricerche sulle buone prassi europee e analizzeremo la realtà piemontese con i bisogni espressi dalle organizzazioni attive sul territorio. Ci risultano più di 200 soggetti operanti, a diverso titolo, nell’ambito della difesa dei diritti e nella lotta contro le discriminazioni: risorse vitali che vanno valorizzate e sostenute in modo strutturato e coordinato”.

28 gennaio 2010