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Università: promosso il Piemonte

Il sistema universitario piemontese ha i numeri per competere nel panorama nazionale.

Uno studio redatto dall’Osservatorio regionale per l’Università e per il Diritto allo studio e dalla Regione Piemonte, e presentato il 26 febbraio durante un convegno al quale è intervenuto l’assessore all’Università, mette in evidenza una maggiore capacità di attrazione acquisita negli ultimi anni. Sono aumentati gli immatricolati totali a fronte di un calo nazionale e gli studenti stranieri (sei anni fa erano meno del due per cento, nel 2008/2009 sono passati al sei per cento), il saldo tradizionalmente negativo fra studenti piemontesi in uscita e studenti in entrata da altre regioni si è ridotto di un quarto e, con le iscrizioni degli studenti stranieri, si è praticamente azzerato. Anche il trend degli studenti partecipanti a programmi di mobilità (come Erasmus) è in aumento: si è arrivati a 1.200 ragazzi ospitati nel 2008/09 contro le 800 unità scarse del 2003/04. Inoltre, migliorano le performance: il tasso di abbandono fra il primo e il secondo anno di iscrizione si è ridotto di sei punti percentuali negli ultimi cinque anni, risultando pari al 13 per cento, valore inferiore a quello medio nazionale. In aumento anche la percentuale di laureati che termina gli studi entro la durata prevista.

Un ruolo importante è stato svolto dal potenziamento dell’edilizia universitaria. Un ingente impegno finanziario congiunto di Regione, Atenei e Ente per il diritto allo studio ha messo in moto un significativo piano di recupero architettonico orientato alla costruzione di veri e propri campus universitari in grado di modificare in senso positivo il volto dei quartieri delle città.

Dall’indagine emerge anche che gli interventi a sostegno degli studenti hanno conosciuto un notevole incremento: oltre alla consueta erogazione della borsa di studio a tutti gli aventi diritto (elemento non scontato in un Paese in cui il 20 per cento degli idonei non ne beneficia per mancanza di risorse finanziarie), il numero di posti letto è raddoppiato facendo del Piemonte una delle prime regioni a livello nazionale per capacità di assegnazione di posti alloggio agli idonei fuori sede, sono stati aperti quattro nuovi ristoranti universitari, sono stati introdotti nuovi strumenti di sostegno come i prestiti fiduciari e la BorsaPlus, che si aggiunge a quella tradizionale a favore di chi presenta una fascia di reddito lievemente superiore ma anche maggiori requisiti di merito.

Infine, la pubblicazione dà risalto al forte investimento della Regione in ricerca e innovazione (il Piemonte è stato tra i primi a emanare una legge finalizzata alla creazione e alla promozione di un sistema regionale della ricerca, riconoscendo agli Atenei un ruolo centrale) ed all’aumento dei ricercatori (quasi triplicati dal 2003 al 2009 i contratti per assegni di ricerca, ora poco più di 1.000).

redazione

26 febbraio 2010