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Parrucche per le donne sottoposte a chemioterapia
Le bambine, le adolescenti e le donne piemontesi affette da alopecia dovuta a chemioterapia potranno usufruire di un contributo di 250 euro per l’acquisto di una parrucca.
La decisione assunta il 22 febbraio dalla Giunta regionale attua due principi cardine del Piano socio sanitario 2007-2010, quali la centralità del paziente e l’umanizzazione delle cure. L’assessore alla Sanità sottolinea infatti come la malattia rappresenti spesso, indipendentemente dalla sua gravità, un’esperienza di vita in grado di modificare profondamente non soltanto il fisico, ma anche il carattere e lo spirito delle persone malate. Occorre, pertanto, garantire che le cure siano eccellenti sia per la qualità sanitaria sia per la loro capacità di rispettare l’umanità e l’integrità delle persone, garantendo il confort materiale e psicologico. Ma il Nomenclatore Tariffario - che a livello nazionale individua le protesi dirette al recupero funzionale e sociale dei soggetti affetti da minorazioni fisiche, psichiche e sensoriali dipendenti da qualunque causa - non comprende le parrucche. Da qui, la scelta di garantire un contributo per l’acquisto, anche a seguito delle numerose istanze presentate dalle associazioni di donne coinvolte nel percorso riabilitativo a seguito delle patologie oncologiche.
L’erogazione del contributo annuale, che interessa le circa 2000 donne che ogni anno si sottopongono a chemioterapia, sarà erogato dalle aziende sanitarie di residenza a seguito della presentazione della ricevuta d’acquisto.
22 febbraio 2010