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Attacchi dei lupi: piano individuale per i pastori

La Regione Piemonte adotterà, prima in Europa, un piano per la prevenzione delle predazioni al bestiame domestico causate dal lupo. La Giunta ha approvato i criteri per la formulazione del documento, destinando 74.000 euro per la prima fase di avvio.

Il piano, altamente innovativo nel panorama nazionale ed europeo, prevede la predisposizione di un programma individuale di prevenzione per ciascun allevatore, che evidenzi le criticità (logistiche, strutturali, geografiche) e contempli l’attivazione di contromisure specifiche. Con il supporto del personale tecnico del Progetto Lupo Piemonte, saranno individuate per ogni caso specifico le misure preventive più adatte, quali l’utilizzo di cani da guardiania, la collaborazione di un aiuto pastore, la messa in opera di recinti mobili, la costruzione di ricoveri notturni, fino alla possibilità di traslocazione degli animali verso pascoli più sicuri.

Da alcuni anni il ritorno spontaneo del lupo sulle Alpi occidentali ha causato problemi agli allevatori piemontesi che praticano l’alpeggio estivo, in particolare nelle province di Cuneo e Torino. L’entità dei casi - seppur limitati rispetto ai danni causati da molte specie di fauna selvatica - è rimasta stabile nel tempo pur a fronte di un aumento del numero dei lupi presenti: circa 140 attacchi da canide (lupo e cani rinselvatichiti), con 370 animali predati nell’ultimo anno e una stima di 50-60 lupi presenti in Piemonte (e in parte in Francia). In particolare, si sono registrati 95 attacchi in provincia di Cuneo, 40 in quella di Torino e 7 in quella di Alessandria. Il fenomeno è attentamente monitorato e i danni vengono risarciti: nel 2009 sono stati erogati 69.000. Tuttavia, per 70-80 pastori che pascolano ovicaprini nelle zone di presenza del predatore, la situazione ha determinato cambiamenti sostanziali nella gestione del gregge, forti disagi e un aumento dei costi di gestione. La Regione ha istituito anche un “premio per il pascolo gestito”, destinato agli allevatori che mettono in atto pratiche utili a limitare e prevenire gli attacchi.

Ora, con l’introduzione del piano individuale di prevenzione l’azione preventiva e di supporto potrà diventare capillare e meglio strutturata. La Regione ha inoltre deciso l’istituzione di un centro regionale per la produzione, l’allevamento e l’addestramento di cani da guardiania.

25 febbraio 2010