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Strada di accesso all'ospedale di Alba-Bra

Siglato il 31 ottobre a Verduno l’accordo di programma per la realizzazione della strada di accesso all’ospedale di Alba-Bra. La progettazione e la realizzazione dell’opera hanno un valore complessivo di 3.500.000 euro, interamente finanziati dalla Regione.
Erano presenti alla cerimonia la presidente della Regione, Mercedes Bresso, accompagnata dall’assessore ai Trasporti e Infrastrutture, Daniele Borioli, il vicepresidente della Provincia di Cuneo, Giuseppe Rossetto, il sindaco di Verduno, Alfonso Brero, e il direttore generale dell’Asl Cuneo 2, Giovanni Monchiero

L’accordo prevede una bretella di collegamento, lunga poco meno di due km con due tornanti ed due corsie più le banchine laterali, tra la strada provinciale 7 “Fondovalle Tanaro” e l’ospedale, in prossimità del nuovo casello di Alba Ovest-Verduno sull’autostrada Asti-Cuneo. Terminate le fasi di progettazione, finanziate dalla Regione e realizzate dalla Provincia, i lavori potranno iniziare nel 2011 e si concluderanno nel 2012, in concomitanza con l’entrata in funzione del nuovo ospedale.

“Quando sono stata eletta alla guida della Regione - ha ricordato Bresso - i territori di Alba e Bra sapevano che avrebbero avuto prima o poi un ospedale, ma nessuno aveva pensato a come renderlo raggiungibile. Abbiamo dovuto pianificare i finanziamenti e oggi siamo in grado di garantire che nel 2012, quando ci sarà l’ospedale, ci sarà anche una strada per arrivarci”. L’assessore Borioli ha invece sottolineato l’importante lavoro di coordinamento svolto tra i soggetti coinvolti e lo sforzo economico che la Regione è stata in grado di assumere soprattutto in un periodo di difficile congiuntura economica: “Programmare e avviare opere pubbliche in un periodo di crisi significa anche mobilitare capitali e forza lavoro, offrendo un po’ di respiro al comparto edile, che in questo momento registra particolari sofferenze”.

La firma è stata anche l’occasione per fare il punto sull’andamento dei lavori del nuovo ospedale: dopo le opere di bonifica idrogeologica e consolidamento del versante collinare, è ora in corso la costruzione della platea di fondazione e delle opere in cemento armato in elevazione dei primi tre piani. Attualmente sono impegnati nel cantieri un centinaio di lavoratori. La nuova struttura sarà un modello di edilizia sanitaria eco-sostenibile: è previsto l’aumento della resistenza termica delle pareti e l’impiego di facciate ventilate, il controllo della radiazione solare entrante con sistemi meccanizzati e vetri tecnici, lo sfruttamento della ventilazione naturale, l’utilizzo di materiali eco-sostenibili riciclati a filiera tracciata. Il progetto prevede un impianto di trigenerazione, uno geotermico a pompe di calore, uno fotovoltaico per la produzione di energia elettrica e l’utilizzo del solare termico per riscaldare l’acqua calda sanitaria. Dell’iniziale fabbisogno elettrico stimato in circa 17.000 MWh/anno, 9.000 saranno prodotti con la trigenerazione, 6.000 col fotovoltaico, 2.000 saranno risparmiati per i migliori rendimenti impiantistici e dell’involucro.

31 ottobre 2009